Advertisement

Ero forestiero, riflessioni e testimonianze sulle migrazioni al Seraphicum di Roma

Papa Francesco con i rifugiati siriani accolti in Vaticano  |  | OR/ ACI Group Papa Francesco con i rifugiati siriani accolti in Vaticano | | OR/ ACI Group

“Ero forestiero e...” - Il fenomeno delle migrazioni di massa dal sud del mondo. Riflessioni a partire dalla fede nel Dio incarnato, ospite e pellegrino in mezzo a noi. Di questo si parla domani 4 aprile al Seraphicum a Roma per iniziativa della Pontificia Facoltà teologica “San Bonaventura” e dell’Istituto “Mulieris dignitatem per lo studio dell’uni-dualità uomo-donna”.

“La partenza, la morte e l’arrivo di numerosi profughi sulle coste europee del mediterraneo - spiega il prof. Giulio Cesareo -, così come anche l’inarrestabile esodo di migranti dall’America centrale verso gli Stati Uniti d’America sono oramai un fenomeno di grandissima portata. Esso viene letto e compreso in vario modo dalla politica, da chi gestisce i mass-media e da chi ha una qualche influenza sull’opinione pubblica. Anche le reazioni a questo fenomeno, in Europa e non, a livello politico-istituzionale come anche di associazioni, di parrocchie e di cittadini, sono molteplici. Da credenti, vorremmo provare a riflettere su questa realtà ‘alla luce del Vangelo e dell’esperienza umana’, così come invitava già il Concilio Vaticano II al numero 16 del suo decreto Optatam totius. E vorremmo, per quel che è possibile, dare voce anche a dei testimoni di queste complesse realtà”.  

Si parte da una riflessione di fra Giulio Cesareo (OFMConv), docente di Teologia morale e direttore dell’Istituto Mulieris dignitatem.

Seguirà il punto di vista biblico con l’intervento di fra Victor Mora (OFMConv), docente di Sacra Scrittura, che parlerà di “Migranti e migrazioni nella Bibbia” e poi con “La questione della migrazione dei latinoamericani negli Stati Uniti attraverso il Messico” di cui parlerà fra Christopher Dudek (OFMConv), cittadino statunitense e studente del Seraphicum.

Ci saranno anche le testimonianze di profughi della Repubblica democratica del Congo, i signori Léonard Ngavandje Nsima ed Etienne Alimondo Wenge, arrivati in Italia un anno e mezzo fa a bordo di barconi provenienti dalla Libia.

Advertisement

Padre Stefano Zamboni, sacerdote dehoniano, teologo e docente di teologia morale, già direttore dell’autorevole Rivista di Teologia Morale, traccerà “La valutazione ecclesiale del fenomeno e delle risposte che l’Occidente sta offrendo”.