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Forum Mondiale dell’Alimentazione, Papa Francesco ai giovani: “Siate intrepidi”

Il Cardinale Pietro Parolin, a nome di Papa Francesco, invia un messaggio al Forum Mondiale dell’Alimentazione, chiedendo ai giovani di essere intrepidi e decisi

Papa Francesco, FAO | Papa Francesco alla FAO nel 2014 | FAO Papa Francesco, FAO | Papa Francesco alla FAO nel 2014 | FAO

In occasione del Forum Mondiale dell’Alimentazione, una ampia consultazione che coinvolge i giovani nel cercare soluzioni alla fame nel mondo, Papa Francesco invia un messaggio tramite il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, chiedendo ai giovani di essere “intrepidi e decisi”.

Oggi – si legge nel messaggio – “i giovani di tutto il mondo stanno coltivando la loro creatività e la loro energia per affrontare le cause strutturali dell’attuale crisi alimentare, dai prolungati conflitti armati agli effetti devastanti del cambiamento climatico”.

Proprio i giovani affidano ai grandi della terra “il compito di agire e risolvere le sfide che affliggono la famiglia umana in modo innovativo”, portando come dono “soluzioni innovative per affrontare i vecchi problemi e nel coraggio di non lasciarsi limitare da un pensiero miope che si rifiuta di cambiare”.

Il messaggio ricorda il vertice dell’ONU a New York, in cui ci si è impegnati ancora una volta, seguendo gli obiettivi di sviluppo sostenibile, a “sradicare la fame nel mondo”, con parole che “una promessa ai nostri fratelli e sorelle, ai nostri figli e figlie e ai nostri nipoti”.

Da qui, l’invito ai giovani ad essere “intrepidi e decisi”, e a “restare uniti e saldi nei loro propositi”. Papa Francesco chiede ai giovani di “non essere meschini nei loro sogni, di lottare per un futuro migliore e di trasformare questi aneliti in azioni concrete e significative”; lasciandosi alle spalle “le routine e i falsi miraggi e di rigenerare questo mondo scosso dalla pandemia”.

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Il messaggio sottolinea che “spetta a quanti ora devono adempiere agli impegni formulati negli ultimi mesi non deludere le nuove generazioni”. A loro, viene chiesto di “guardare profondamente gli occhi dei giovani che vi chiedono un cambiamento, e ascoltate” e di ascoltare “le loro preoccupazioni e ispiratevi alla loro visione, perché è il nostro presente che definirà il loro futuro”.

L’auspicio è che i giovani “ci ricordino per la nostra decisione di avere speranza di fronte alla disperazione e di rimanere uniti nella missione di garantire che nessuno resti senza i mezzi necessari per condurre una vita dignitosa”.