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Francesco e il Sultano, 800 anni di immagini in mostra al Sacro Convento di Assisi

L'incontro visto da Giotto |  | Sacro Convento
L'incontro visto da Giotto | | Sacro Convento
L'incontro visto da Taddeo di Bartolo |  | Sacro Convento
L'incontro visto da Taddeo di Bartolo | | Sacro Convento
L'incontro visto da Benozzo Gozzoli |  | Sacro Convento
L'incontro visto da Benozzo Gozzoli | | Sacro Convento
L'incontro nell' Antifonario di Budapest |  | Sacro Convento
L'incontro nell' Antifonario di Budapest | | Sacro Convento

La storia è ormai celebre. Nel settembre del 1219 Frate Francesco, proveniente dall’accampamento dei crociati che assediano Damietta in Egitto, roccaforte musulmana, oltrepassa le linee dei combattenti per incontrare al-Malik al-Kâmil, sultano del Cairo e capo dell’esercito della Mezzaluna.

Questi lo accoglie, lo ascolta. Al termine del dialogo Francesco è congedato in pace, e incolume fa ritorno all’accampamento.

E’ l’inizio di un cammino di dialogo. Anche se di fatto da quel colloquio non arrivò una pace o una tregua.

Ma quest’anno, a 8 secoli dall’evento, sono tante le iniziative che vogliono riprendere quel filo, contorto, spesso spezzato del confronto tra Islam e cristianesimo.

La memoria dell’incontro di Damietta è stata assicurata nel corso dei secoli, più che dalle testimonianze scritte, dalla sua diffusione quale tema iconografico. Francesco al cospetto del Sultano – sovente raffigurato nell’atto di parlare, mentre l’altro lo ascolta attentamente e in modo benevolo: «Era molto commosso dalle sue parole e lo ascoltava molto volentieri» (Tommaso da Celano, Vita prima di san Francesco XX, 57) – è stato fonte di ispirazione per innumerevoli artisti, che hanno cercato di tramandarne la memoria e di interpretarne, ciascuno a suo modo, il significato profondo.

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Ed è per questo che il Sacro Convento di San Francesco, in collaborazione con il Centro Francescano Internazionale per il Dialogo dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, celebra la ricorrenza di questo gesto profetico con una mostra fotografica che ripropone le principali raffigurazioni iconografiche dell’incontro.

La mostra si apre domani venerdì 24 maggio alle 9.30 nella Sala Dono Doni del Sacro Convento di Assisi. Oltre cinquanta immagini, dalle primissime rappresentazioni dell’incontro negli affreschi e nelle miniature medievali per arrivare alle proposte di artisti contemporanei come Marco Rupnik.

Una occasione per ammirare, nel Museo del Tesoro della Basilica di San Francesco, alcuni manoscritti medievali della Biblioteca del Sacro Convento contenenti narrazioni dell’incontro con il Sultano. Verranno esposti anche antichi inventari d’archivio che fanno menzione della reliquia del “corno del Sultano” donato al Poverello di Assisi.

Grazie alla disponibilità del Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali di Ravenna sarà inoltre esposta una rarissima copia della prima edizione a stampa della “Divina commedia”, che nel canto XI del “Paradiso” ricorda con alcuni celebri versi l’incontro tra Malik al-Kȃmil e San Francesco.

Come spiega padre Silvestro Bejan direttore del CEFID, Centro Francescano Internazionale per il Dialogo, l’incontro, il dialogo e la collaborazione tra i cristiani e musulmani è possibile”. 

E grazie alle molte narrazioni si può dire che “il Sultano non dimenticò il sorriso di san Francesco, la sua dolcezza nell’espressione di una fede senza limite. Il Sultano comprese di trovarsi davanti ad un vero discepolo di Cristo”.

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La narrativa racconta che tra Francesco e il sultano nacque una amicizia “segno e simbolo della possibilità per gli uomini di comprendersi e superare contrasti e difficoltà, per quanto profondi e gravi essi siano, senza ricorrere alla violenza, all’uso della forza e delle armi”.

Il percorso espositivo è commentato dallo storico Franco Cardini e dalle testimonianze del direttore del CEFID (Centro Francescano Internazionale per il Dialogo), padre Silvestro Bejan, e dal presidente del Co.Re.Is. (Comunità Religiosa Islamica Italiana), Yahya Pallavicini, che afferma:  "Siamo convinti che San Francesco riuscì profondamente nel suo intento di testimoniare al sultano musulmano la Verità della fede cristiana come nessun altro prima e dopo di lui l’avrebbe mai testimoniata tra i sacerdoti, i governatori e i militari cristiani". 

Saranno questi ultimi due ad intervenire in occasione dell’inaugurazione. La mostra, aperta al pubblico fino al 1 settembre, è promossa dal Sacro Convento di san Francesco e dal Centro Francescano Internazionale per il Dialogo dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, in collaborazione con il Co.Re.Is. e l’Archivio fotografico del Sacro Convento.

Per maggiori informazioni www.sanfrancesco.org