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Francia, una nuova ostensione per la Santa Tunica di Argenteuil durante il Giubileo 2025

Dono di Carlo Magno, la tunica sarebbe quella che Gesù indossava prima della crocifissione e che poi i soldati si sarebbero tirati a sorte

Santa Tunica di Argenteuil | L'ostensione della Santa Tunica di Argenteuil nel 2016 | Wikimedia Commons Santa Tunica di Argenteuil | L'ostensione della Santa Tunica di Argenteuil nel 2016 | Wikimedia Commons

Una nuova ostensione della Santa Tunica di Argenteuil è stata annunciata dal vescovo Stanislas Lalanne di Pontoise. La Santa Tunica sarà esposta durante il Giubileo 2025, ripetendo l’ostensione che aveva avuto luogo in occasione dell’Anno Santo per la Divina Misericordia. La tunica è quella che avrebbe indossato Gesù, e che poi sarebbe stata tirata a sorte dai Romani.

Nel 2016, la Basilica di Saint Denys a Argenteuil accolse più di 200 mila fedeli arrivati a venerare la reliquia nei diciassette giorni in cui è stata esposta. La tunica è citata nel Vangelo di Giovanni, capitolo 19, versetti 23-24, e si conserva ad Argenteuil da quando Carlo Magno la aveva affidata ad una delle monache della città all’inizio del IX secolo.

È una delle tante reliquie della Passione di Gesù che si trovano in Francia. La corona di spine è custodita nella cattedrale di Notre Dame a Parigi, mentre a Cahors si trova il Sacro Copricapo di Gesù.

Per quanto riguarda la Sacra Tunica, questa era citato nel libro di Gregorio di Tours Liber in Gloria Martyrum Beatorum (Libro in Gloria dei Martiri e dei Beati), risalente al VI secolo. Nel libro si sottolineava che la tunica inconsutile di Gesù era custodita a Galata, nella chiesa dedicata ai Santi Arcangeli, a 200 chilometri da Costantinopoli. La cronaca di Fredegario del VII secolo identifica la tunica invece a Zafad, non lontano da Gerusalemme.

La tunica passò poi nelle mani dell’imperatrice di Costantinopoli Irene, che la donò a Carlo Magno nell’800 in occaasione della sua incoronazione a primo imperatore del Sacro Romano Impero. A sua volta, Carlo Magno  la donò al monastero di Argenteuil, di cui era badessa la figlia Teodorada. La Charta Hugonis del 1156 sottolinea che la tunica è da tempo nella basilica di Argenteuil.

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Nel corso degli anni, la tunica fu nascosta per preservarla dai normanni e dagli ugonotti. Durante la Rivoluzione Francese, per farla sfuggire alla persecuzione anticlericale, l’abate Ozot, parroco di Argenteuil, la fece tagliare in pezzi e fatta nascondere. Fu infine ricomposta, ma alcune parti andarono perdute.

Altri pezzi della tunica si trovano in altri luoghi. Per esempio, c’è la cosiddetta “tunica di Treviri”, in Germania, che è presente nelle cronache sin dal 1072, e che sarebbe una delle reliquie prese da Santa Elena in Terrasanta. Tuttavia, di questa tunica non si è potuto definire l’origine e l’antichità, perché in cattive condizioni di conservazione e successive riparazioni.