La Giornata della memoria è un appuntamento che impone a tutti non solo di ricordare la brutalità compiuta, ma di contrastare ogni forma di razzismo, antisemitismo e discriminazione. Sono semi insidiosi, che riappaiono in maniera inquietante, che si nutrono di indifferenza e ignoranza, giustificano atteggiamenti e parole, sempre pericolose, come ad esempio il razzismo digitale”. E’ quanto ha dichiarato il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo metropolita di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

“Il 27 gennaio – prosegue il porporato - onora la memoria di quelle vittime, ci aiuta a capire il nostro passato, a raccoglierne la dolorosa eredità consegnata perché ci rendiamo conto e non accada più. Non si deve trasmettere soltanto un’informazione ma occorre toccare il cuore. In un momento così difficile, pieno di inquietanti semi di violenza, confrontandoci con la terribile logica della guerra frutto sempre della crescita di inimicizia e disprezzo della vita, la memoria delle vittime deve imporci un nuovo impegno per costruire un mondo di pace”.

Fratelli tutti, la grande visione riproposta da Papa Francesco – conclude il Cardinale Zuppi - è possibile a tutti e necessaria per tutti, consapevoli che non può essere solo un auspicio ma un impegno”.