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I luoghi di San Francesco in Italia. Poggio Bustone, il santuario del perdono

Uno dei luoghi più importanti di San Francesco in Italia, anche se poco conosciuto rispetto agli altri, è Poggio Bustone, il "santuario del perdono"

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Uno dei luoghi più importanti di San Francesco in Italia, anche se poco conosciuto rispetto agli altri, è Poggio Bustone, il "santuario del perdono".

I frati sul loro sito affermano che si tratta del primo luogo segnato dalla presenza di san Francesco, che arrivò qui la prima volta intorno al 1209.

A mezz'ora di cammino, sulla montagna, si trova ancora un eremo nel quale il santo si ritirava in preghiera. Il luogo è caratterizzato dall'esperienza della misericordia, poiché qui san Francesco "ebbe la certezza del perdono di Dio per i peccati della sua vita passata".

"È qua che Francesco ha visto l’inizio della sua avventura comunitaria: la condivisione e l’armonizzazione delle relazioni tra i fratelli e la creazione della prima fraternità francescana. In quel luogo inoltre, nello Speco superiore, ha luogo la vera nascita spirituale di Fran­cesco, quando, nell’abbandono della fede, egli prende coscienza che, proprio lui peccatore, è perdonato e amato da Dio", si legge sul sito ufficiale dei santuari della Valle Santa.

Secondo le fonti è qui che agli abitanti di Poggio Bustone il santo rivolgeva il famoso saluto: "Buongiorno, buona gente!".

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Nel santuario si trova la chiesa di San Giacomo, costruita verso la fine del Trecento, in cui si possono apprezzare affreschi che ritraggono la Madonna delle Grazie con il bambino e due angeli ai lati in adorazione, il castello di Poggio Bustone su cui vigilano San Francesco e Sant'Antonio, oltre alle artistiche vetrate e al tradizionale crocifisso in legno.

I frati oggi accolgono i pellegrini di passaggio nella piccola foresteria del convento e inoltre hanno la cura della parrocchia del paese.

Per accedere alla grotta delle Rive­lazioni (o Santuario superioresi percorre un sentiero segnalato per circa 30 minuti. Lungo il ripido sentiero che ci fa salire di 400 metri, sono state costruite nel sec. XVII sei cappellette a ricordo di vari episodi, trasmessi dalla tradizione popolare e accaduti al Santo nelle frequenti ascese al luogo di preghiera.