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I luoghi di San Francesco. Le celle di Cortona

Uno dei luoghi più importanti e suggestivi in Italia dove soggiornò San Francesco è senza dubbio Cortona, le cosiddette “ Celle di Cortona”.

San Francesco a Cortona |  | VG / ACI stampa San Francesco a Cortona | | VG / ACI stampa

Uno dei luoghi più importanti e suggestivi in Italia dove soggiornò San Francesco è senza dubbio Cortona, le cosiddette “ Celle di Cortona”.

Il sito ufficiale dell’Eremo racconta proprio come nacque la storia del legame tra San Francesco e Cortona.
 
“Trovatosi a predicare presso Cortona nel 1211, come suo solito, Francesco domandò ed ottenne un luogo nel quale potersi ritirare in preghiera. Un giovane nobile della città, Guido Vagnottelli (che poi diventerà il “Beato Guido”, uno dei primi compagni del Poverello di Assisi) gli offrì quello che agli inizi del XIII sec. doveva apparire un luogo aspro e soprattutto privo di qualsivoglia insediamento umano. Francesco tuttavia lo scelse per la solitudine che gli donava, ma soprattutto perché particolarmente espre ssivo del suo Signore. Presso il luogo dove ora sorgono “Le Celle”, infatti, egli trovò le vestigia del Redentore: l’acqua, segno di Cristo acqua viva; la pietra, segno di Cristo roccia su cui edificare la propria vita; una fenditura nella montagna, memoria delle piaghe del Signore Gesù, tante volte agognate da Francesco, per rivivere nel suo corpo l’amore che il Signore aveva nutrito e nutre per ogni uomo nella sua passione”, si legge nel racconto.
 

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“Tutto fa pensare che fin dalla sua prima permanenza, egli abbia lasciato nel luogo detto de “Le Celle” un piccolo drappello di frati a custodia di un sito a lui, da subito, così caro.
Nel 1215 Francesco, secondo una testimonianza attendibile dell’epoca, torna nuovamente a “Le Celle”, per trascorre la Pasqua, dopo aver vissuto la quaresima sull’isola Maggiore del lago Trasimeno”, continua il racconto.
 
Il viaggio di Francesco continua. Frate Elia, Ministro generale dell’Ordine dei Minori all’epoca della morte di Francesco, originario di Cortona, ricorda il luogo nel quale il Poverello amava trascorrere nel silenzio le sue permanenze cortonesi e, da buon architetto qual è, nel 1235 comincia a costruire la prima porzione del santuario. Costruisce in muratura la Cella e l’Oratorio di S. Francesco.
 
Attualmente il convento de “Le Celle” è stato costituito “casa di preghiera”.
 

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Per info: Le Celle di Cortona