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I sette sottotitoli del Messaggio per la Giornata del Migrante e del Rifugiato

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Non si tratta solo di migranti: si tratta anche delle nostre paure. Non si tratta solo di migranti: si tratta della carità. Non si tratta solo di migranti: si tratta della nostra umanità. Non si tratta solo di migranti: si tratta di non escludere nessuno. Non si tratta solo di migranti: si tratta di mettere gli ultimi al primo posto. Non si tratta solo di migranti: si tratta della nostra umanità. Non si tratta solo di migranti: si tratta di costruire la città di Dio e dell’uomo. Viene presentato oggi alla stampa il Messaggio di Papa Francesco per la Giornata del Migrante e del Rifugiato 2019.

Padre Fabio Baggio, Sotto-Segretario della Sezione migranti e rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione del Messaggio presso la Sala Stampa della Sede commenta: “Non si tratta solo di migranti. Con tale scelta, Papa Francesco intende sottolineare che i suoi ripetuti appelli a favore dei migranti, dei rifugiati, degli sfollati e delle vittime della tratta devono essere compresi all’interno della sua profonda preoccupazione per tutti gli abitanti delle periferie esistenziali. L’affamato, l’assetato, il forestiero, l’ignudo, il malato e il carcerato che bussa oggi alla nostra porta è Gesù stesso che chiede di essere incontrato e assistito”.

Padre Baggio spiega alcuni dei sette “sottotitoli” del Messaggio: “Non si tratta solo di migranti: si tratta anche delle nostre paure. I timori che proviamo di fronte alle sfide migratorie di oggi sono reali, ma non possiamo lasciare che essi ci privino del desiderio e della capacità di incontrare l’altro, e in questi Gesù Cristo. Non si tratta solo di migranti: si tratta della carità. I fratelli e le sorelle migranti ci offrono oggi l’occasione di vivere la carità più alta, quella che si esercita verso chi non è in grado di ricambiare e forse nemmeno di ringraziare. Non si tratta solo di migranti: si tratta della nostra umanità. L’incontro con l’altro, con il prossimo bisognoso, ci offre l’occasione per restaurare l’umanità altrui, crescere nella nostra umanità e contribuire alla costruzione di una vera famiglia umana”.

Padre Leonir Chiarello, Superiore Generale dei Missionari Scalabriniani, intervenuto anche lui alla conferenza stampa, aggiunge sulla situazione dei migranti del mondo: “Secondo le stime delle Nazioni Unite, i migranti nel mondo sono circa 260 milioni. Ogni 10 anni questo numero aumenta di circa 50 milioni. Le migrazioni non sono un fenomeno occasionale o passeggero ma strutturale. Sono il risultato degli squilibri nello sviluppo economico e sociale, delle guerre, ma anche l'espressione di profonde trasformazioni negli stati e a livello internazionale. Pensare di fermare le migrazioni con decreti amministrativi, con barriere e muri è illusorio”.

 

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