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I vescovi italiani preparano la Assemblea Generale di Novembre a Roma

Covid-19, religiosità, migrazioni tra i temi insieme al Congresso Eucaristico e le settimane sociali

La conferenza stampa sul comunicato finale del Consiglio Permanente CEI  |  | Chiesacattolica.it La conferenza stampa sul comunicato finale del Consiglio Permanente CEI | | Chiesacattolica.it

Un Consiglio Permanente che si è concentrato sul tema principale della prossima Assemblea Generale che si svolgerà a Roma dal 16 al 19 novembre prossimo, ma che ha anche fatto il punto dell’azione della Caritas nell’emergenza sanitaria e sociale innescata dal Covid-19. Il punto è stato fatto nella conferenza di presentazione del Comunicato finale del Consiglio episcopale permanente da parte del Segretario Generale della Cei il vescovo Stefano Russo.

Tra i temi anche la pubblicazione della terza edizione italiana del Messale Romano e lo studio dell’Instrumentum laboris della 49ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, che si celebra il 21-24 ottobre 2021 a Taranto.

I membri del Consiglio Permanente hanno anche cercato d’interpretare la situazione della religiosità in Italia oggi con un approccio teologico e pastorale in base ad uno studio sulla situazione e sul bisogno di spiritualità.

A proposito degli Orientamenti pastorali per il quinquennio i vescovi si sono lasciati provocare dalla domanda evangelica: “Sapete leggere questo tempo?”; una domanda alla quale s’intende rispondere mettendosi in ascolto della realtà e assumendo alcuni impegni per costruire il futuro.

Altro tema della comunicazione nel Consiglio quello della ripartizione delle somme assegnate per l’anno 2020 all’attività dei Tribunali ecclesiastici in materia di nullità matrimoniale e il prossimo concorso degli insegnati di religione cattolica. Lo scorso luglio è stato pubblicato il Decreto ministeriale che recepisce l’elenco dei titoli di studio validi per l’IRC e l’elenco delle Facoltà e Istituti che li rilasciano. Questa decisione appare particolarmente importante perché, tra l’altro, permetterà di definire con maggiore precisione proprio i requisiti di ammissione al prossimo Concorso. Ai Vescovi è stato comunicato che tempi e modalità di tale Concorso restano ancora lontani dall’essere concordati”.

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I Vescovi hanno espresso parole forti sia contro il cancro della burocrazia, che troppe volte frena pesantemente progetti e attività imprenditoriali, sia nei confronti della malavita mafiosa, che prospera anche nel Nord del Paese

“Mediterraneo frontiera di pace”  un evento che è servito a rafforzare i legami e la comunione tra le Chiese, e Russo ha ricordato i rapporti di gemellaggio già in essere tra molte Diocesi italiane e altrettante comunità ecclesiali dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum.

L’idea è costituire un coordinamento centrale, estremamente agile, che tenga uniti sia la rappresentanza episcopale delle macro-aree mediterranee, sia gli esperti, chiamati a consigliare circa le attività da intraprendere per proseguire il cammino insieme alle Chiese e si cerca un luogo per un altro incontro.

Accogliendo la richiesta del Presidente del Comitato per i Congressi Eucaristici Nazionali  Antonio Giuseppe Caiazzo, ha stabilito che il prossimo Congresso, previsto a Matera, sia celebrato nell’autunno del 2022.

Russo ha confermato che i vescovi sono soddisfatti della buona affluenza elettorale  nonostante le difficoltà, e ritengono buona la iniziativa della Commissione europea che si muove sul fronte accoglienza immigrati, con elementi concreti per discutere

Monsignor Di Tora ha presentato il tema della giornata delle migrazioni che si celebra riprendendo il messaggio del Papa ricordando la colletta parrocchiale di domenica prossima.

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Presentato anche l volume, Il Giorno di chi è in cammino. Storia della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato in Italia. Molti materiali d’archivio inediti sui rapporti su tra le Chiese locali e la Santa Sede, lettere e appunti personali completano il quadro di una storia che concede ampio risalto alle vicende umane oltre che istituzionali, aggiungendo nuovi elementi non soltanto al rapporto fra Chiesa e persone migranti, ma anche alla storia dei mezzi di comunicazione in Italia.