L'Italia ha un bisogno forte dell'Europa e l'Europa ha una necessità vitale dell'Italia. Non credo che nessuno ci guadagnerebbe da un ipotetico distacco”. Oggi “è assolutamente necessario rilanciare un progetto europeo in cui l’Italia possa svolgere un ruolo da attore  protagonista. Rilanciare significa anche rivedere, migliorare, riformare: non distruggere”. Lo ha detto il Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e Presidente della Cei, intervenendo al convegno "La nostra Europa".

"Non possiamo permettere - ha aggiunto il Cardinale - che un vento grigio di paura, rancore e xenofobia soffi sulla nostra cara Europa. Non bisogna avere paura, perché chi ha paura non ha futuro. Se vincono i singoli egoismi nazionali non c’è Europa che tenga e l’innalzamento dei muri è da un lato il triste epilogo di chi non sa dare una risposta e quindi preferisce chiudere gli occhi; e dall’altro lato, è un tragico avvertimento per quello che potrebbe accadere in futuro”.

“Ciò che serve - ha osservato il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana - non è la divisione o la frammentazione, ma l’unità; serve non meno Europa, ma al contrario più Europa. Un’Europa popolare, sussidiaria e solidale, attenta ai bisogni dei cittadini e rispettosa delle culture, delle fedi e delle identità. Un’Europa autenticamente politica e non solo economica”.

Il Cardinale Bassetti ha richiamato poi i cattolici italiani alle loro responsabilità: "L'impegno dei cattolici in politica è fondamentale del loro essere cristiani. Diceva Giorgio La Pira che la politica è esercizio di carità e santità. Il primo impegno che il cattolico ha nei confronti della società è la  politica con la P maiuscola”.