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Il digitale e il turismo, la Santa Sede chiede che serva per lo sviluppo integrale umano

Il cardinale Turkson |  | CNA Il cardinale Turkson | | CNA

Il digitale e il turismo, questo il tema della Giornata Mondiale del Turismo, promossa dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) che si celebra ogni anno il 27 settembre, e la Santa Sede ha pubblicato oggi un messaggio basato sulla necessità di rendere la digitalizzazione utile per lo sviluppo sostenibile e responsabile, in nome del quale va orientata la crescita del settore.

Il turismo cresce di anno in anno e “l’esigenza della “sostenibilità turistica” non va sottovalutata, dal momento che in alcune destinazioni turistiche rinomate e più frequentate si sperimentano gli effetti negativi di un fenomeno che si oppone ad un sano ed equo turismo, il cosiddetto over-tourism”.

Il testo a firma del cardinale Turkson prefetto del dicastero per lo sviluppo integrale ricorda che “la Chiesa ha sempre prestato una particolare attenzione alla pastorale del turismo, del tempo libero e delle vacanze, come occasioni propizie di recupero, per rinsaldare i legami familiari e interpersonali, ritemprare lo spirito, godere delle straordinarie bellezze del creato per crescere nell’ “umanità integrale”.

E se il digitale è una grande opportunità occorre però anche una educazione “alla corresponsabilità della “casa comune” nella quale viviamo”. Primo fra tutti la difesa della dignità umana purtroppo “si incorre in un uso scorretto e annientante della stessa dignità umana, con conseguenze deleterie”. Il problema dei “dati” infatti segue la questione degli algoritmi vere “elaborazioni di intenti che perseguono finalità precise e possono essere utilizzati per condizionare scelte e decisioni personali, ed influenzare la formazione del pensiero e della coscienza individuale”.

Il cardinale sottolinea che “la finalità ultima non è quella di implementare il turismo con le nuove tecnologie digitali, ma che il progressivo uso della tecnologia vada comunemente accompagnato da una crescente consapevolezza della persona e della comunità all’utilizzo rispettoso dell’ambiente per uno sviluppo sostenibile”.

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E conclude con le parole che Paolo VI pronunciò nel 1969: “L’augurio che questo Dicastero formula per tutti, turisti e vacanzieri, è “che il turismo contribuisca a glorificare Dio, e ad avvalorare sempre di più la dignità umana, la conoscenza reciproca, l’affratellamento spirituale, il ristoro del corpo e dell’anima”.