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Il Papa: moltiplicazione dei pani "non è sentimentalismo", ma "manifestazione di amore"

Nell'Angelus odierno il Papa riprende il Vangelo della Domenica che ci presenta il prodigio della moltiplicazione dei pani.

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Nell'Angelus odierno il Papa riprende il Vangelo di questa domenica che ci presenta il prodigio della moltiplicazione dei pani.

"Immaginiamo le facce dei discepoli! - dice il Pontefice dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano - Gesù sa bene quello che sta per fare, ma vuole cambiare il loro atteggiamento: non dire che si arrangino, ma che cosa ci offre la Provvidenza da condividere? Gesù, attraverso questa situazione, vuole educare i suoi amici di ieri e di oggi alla logica di Dio: la logica del farsi carico dell’altro".

Il Papa spiega chiaramente il significato profondo della parabola di oggi: "Con questo gesto Gesù manifesta la sua potenza, non però in modo spettacolare, ma come segno della carità, della generosità di Dio Padre verso i suoi figli stanchi e bisognosi. Egli è immerso nella vita del suo popolo, ne comprende le stanchezze e i limiti, ma non lascia che nessuno si perda o venga meno: nutre con la sua Parola e dona cibo abbondante per il sostentamento".

"La compassione, la tenerezza che Gesù ha mostrato nei confronti delle folle non è sentimentalismo, ma la manifestazione concreta dell’amore che si fa carico delle necessità delle persone", conclude infine il Papa.
"Quando leggo le notizie delle guerre, io ho compassione della gente vicino a me? Sono capace di soffrire con loro o che si arrangino? Non dimenticare la parola compassione!", dice a braccio il Papa.

Subito dopo la preghiera mariana il Pontefice passa ai consueti saluti e subito il suo pensiero va al popolo di Nicaragua che "soffre per l'attacco alla cattedrale di Managua". Ieri è stata distrutta l'Immagine Venerata di Cristo che "ha sostenuto la vita del popolo fedele". "Vi sono vicino e prego per voi", dice il Papa.

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Poi il Pontefice ricorda la ricorrenza di questi giorni: "Da ieri e fino alla mezzanotte di oggi ricorre il “Perdono di Assisi”, il dono spirituale che San Francesco ottenne da Dio per intercessione della Vergine Maria. Si tratta di un’indulgenza plenaria che si può ricevere accostandosi ai Sacramenti della Confessione e dell’Eucaristia e visitando una chiesa parrocchiale o francescana, recitando il Credo, il Padre nostro e pregando per il Papa e le sue intenzioni. L’indulgenza può essere anche destinata a una persona defunta. Com’è importante rimettere al centro il perdono di Dio, che “genera paradiso” in noi e intorno a noi!".

Infine un pensiero a tutti coloro che andranno in vacanza durante queste settimane: "Nello stesso tempo auspico che, con l’impegno convergente di tutti i responsabili politici ed economici, si rilanci il lavoro: senza lavoro le famiglie e la società non possono andare avanti. Sarà un problema della post pandemia e ci vuole tanta solidarietà per risolvere questo problema. Preghiamo per questo".