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Il Papa: "Non basta fare un buon discernimento. Bisogna rimanere vigilanti"

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi sul Discernimento, incentra la sua meditazione sul tema: “La vigilanza”

Papa Francesco, udienza generale |  | Vatican Media / ACI group Papa Francesco, udienza generale | | Vatican Media / ACI group

L’Udienza Generale di questa mattina si svolge nell’Aula Paolo VI, dove Papa Francesco come ogni mercoledì incontra gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo. Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi sul Discernimento, incentra la sua meditazione sul tema: “La vigilanza”, la "fase finale" di questo percorso.

"Ritengo necessario inserire a questo punto il richiamo a un atteggiamento essenziale affinché tutto il lavoro fatto per discernere il meglio e prendere la buona decisione non vada perduto: l’atteggiamento della vigilanza. Il rischio c’è, ed è che il “guastafeste”, cioè il Maligno, possa rovinare tutto, facendoci tornare al punto di partenza, anzi, in una condizione ancora peggiore", dice il Papa.

"Nella sua predicazione Gesù insiste molto sul fatto che il buon discepolo è vigilante, non si addormenta, non si lascia prendere da eccessiva sicurezza quando le cose vanno bene, ma rimane attento e pronto a fare il proprio dovere - commenta il Pontefice - Si tratta della disposizione d’animo dei cristiani che aspettano la venuta finale del Signore; ma si può intendere anche come l’atteggiamento ordinario da tenere nella condotta di vita, in modo che le nostre buone scelte, compiute a volte dopo un impegnativo discernimento, possano proseguire in maniera perseverante e coerente e portare frutto. Vigilare per custodire il nostro cuore".

"Quando confidiamo troppo in noi stessi e non nella grazia di Dio, allora il Maligno trova la porta aperta. Sono demoni educati, entrano senza che tu te ne accorga. State attenti a questi diavoletti educati, quando fa finta di essere un gran signore, la mondanità spirituale va per questa strada sempre", dice Francesco nella catechesi di oggi

"Cari fratelli e sorelle, sembra impossibile ma è così. Tante volte siamo vinti nelle battaglie per questa mancanza. Non abbiamo custodito le porte. Ciascuno può anche verificarlo ripensando alla propria storia personale. Non basta fare un buon discernimento e compiere una buona scelta. Bisogna rimanere vigilanti. Custodire questa grazia e vigilare. Il demonio sa travestirsi da angelo. Se io domandassi cosa sta succedendo nel tuo cuore? Forse non sapremo dire tutto. La vigilanza è segno di saggezza, è segno soprattutto di umiltà, che è la via maestra della vita cristiana", conclude il Papa.

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Nei saluti in lingua italiana il Pontefice ricorda come sempre l'amato popolo ucraino. "Io vorrei attirare l'attenzioe sul prossimo Natale, è bello festegiare il Natale, fare le feste, abbassiamo un pò il livello delle spese di Natale, diventiamo più umili, facciamo regali più umili e diamo quello che risparmiamo al popolo ucraino, soffrono la fame, il freddo, un Natale in pace con il signore ma con gli ucraini nel cuore. Facciamo gesto concreto per loro", sottolinea il Papa.

pezzo aggiornato alle ore 9.51