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Il Papa riceve Putin. Colloquio "ampio e costruttivo"

Il Presidente Putin entra in Vaticano |  | Petrik Bohumil - CNA Il Presidente Putin entra in Vaticano | | Petrik Bohumil - CNA

Il presidente russo Vladimir Putin ha varcato i confini dello Stato della Città del Vaticano alle 18.08, con quasi 70 minuti di ritardo rispetto al previsto. Ad accogliere il leader del Cremlino nel Cortile di San Damaso c’era, come da protocollo, il Prefetto della Casa Pontificia, l’Arcivescovo Georg Ganswein.

Il Papa e Putin si sono salutati in tedesco e il colloquio privato, alla presenza di due interpreti, è durato dalle 18.15 alle 19.10. Il presidente russo ha varcato per primo la soglia della Biblioteca privata del Papa.

Al termine del colloquio a porte chiuse lo scambio dei doni. Putin ha donato al Pontefice un arazzo in filo d’oro raffigurante la Chiesa di San Salvatore “distrutta dai sovietici – ha precisato – ed ora ricostruita”. Francesco ha donato la medaglia dell’Angelo della Pace “che vince tutte le guerre e parla della solidarietà tra i popoli”. Poi ha consegnato a Putin una copia della Evangelii Gaudium “che ha tante riflessioni umane, religiose, geopolitiche e sociali”.

Francesco e il presidente russo si sono salutati intorno alle 19.10. “E’ stato un onore e un piacere incontrarla”, le ultime parole del leader del Cremlino.

In un comunicato diffuso da Padre Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, si precisa che il colloquio “ampio e costruttivo” ha affrontato come temi principali la situazione in Medio Oriente la crisi ucraina.

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Circa la questione ucraina il Papa “ha affermato che occorre impegnarsi in un sincero e grande sforzo per realizzare la pace e si è convenuto sulla importanza di ricostruire un clima di dialogo e che tutte le parti si impegnino per attuare gli accordi di Minsk. Essenziale anche l’impegno per affrontare la grave situazione umanitaria assicurando l’accesso agli agenti umanitari e con il contributo di tutte le parti per una progressiva distensione nella regione”.

Sul lato mediorientale “è stato confermato quanto già condiviso circa l’urgenza di perseguire la pace con l’interessamento concreto della comunità internazionale, assicurando nel frattempo le condizioni necessarie per la vita di tutte le componenti della società, comprese le minoranze religiose e in particolare i cristiani”.

Contemporaneamente al colloquio tra il Papa e il presidente Putin, il Segretario per i Rapporti con gli Stati Mons. Gallagher ha incontrato il ministro degli Esteri russo Lavrov.