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Il vescovo Gustavo Zanchetta condannato in Argentina per abusi sessuali

Quattro anni e mezzo di condanna mentre è in corso anche il processo canonico in Vaticano

Gustavo Zanchetta con Papa Francesco  |  | Vatican Media Gustavo Zanchetta con Papa Francesco | | Vatican Media

La giustizia argentina ha ritenuto colpevole del reato di abusi sessuali il vescovo emerito di Orano, monsignor Gustavo Zanchetta, e lo ha condannato a 4 anni e mezzo di reclusione.

Secondo il quotidiano El Tribuno, i giudici incaricati del processo nella città di Orán, María Laura Toledo Zamora, Raúl Fernando López e Héctor Fabián Fayos, hanno ritenuto Zanchetta colpevole del “reato di continuo e semplice abuso sessuale aggravato da essere commesso da un ministro religioso riconosciuto a danno di GG e di M.C.

I magistrati hanno disposto l'immediato arresto del Vescovo e che, una volta passata in giudicato la sentenza, venga registrato "nella Banca Dati Genetici".

La giornalista Silvia Noviatsky ha postato su Twitter una foto in cui commenta che "i parenti e gli amici dei seminaristi piangono fuori" dal tribunale perché la sentenza contro Zanchetta "è stata molto piccola per i danni che ha fatto".

Il processo a carico di Zanchetta è iniziato il 21 febbraio e durante esso il Vescovo ha smentito le accuse di abusi sessuali a suo carico, mentre le vittime "hanno ratificato davanti al Tribunale le loro dichiarazioni rese in fase di indagine, una di loro ha fatto notare che il sacerdote avrebbe reso 'proposte amorevoli' e 'massaggi' richiesti”.

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In origine il processo doveva iniziare il 12 ottobre 2021, ma è stato sospeso su richiesta del difensore del Prelato, Enzo Gianotti, che ha chiesto ai giudici di attendere gli atti del processo canonico che Mons. Zanchetta sta subendo in Vaticano . 

Nel febbraio 2019 la Congregazione per i Vescovi ha affidato all'Arcivescovo di Tucumán (Argentina), Mons. Carlos Alberto Sánchez, un'indagine preliminare sulle denunce contro Mons. Zanchetta, accusato di abusi sessuali e abuso di potere. Il caso è poi passato alla Congregazione per la Dottrina della Fede, incaricata di occuparsi di questi casi.

Papa Francesco ha accettato le dimissioni di Mons. Zanchetta dalla carica di Vescovo di Orano il 31 luglio 2017.

In un'intervista concessa alla giornalista messicana di Televisa, Valentina Alazraki, nel maggio 2019, il Santo Padre ha fatto riferimento al caso, comprese le critiche ricevute per aver nominato Mons. Zanchetta consigliere dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA) in Dicembre 2017, carica che ha ricoperto fino a ottobre 2021.

Il Papa ha detto che alcuni hanno descritto il Vescovo come “despota, prepotente, beh, la gestione economica delle cose non è del tutto chiara, sembra, questo non è dimostrato. Ma certamente il clero si sentiva non ben trattato da lui”, per cui “come clero presentavano denunce alla Nunziatura”.

In questo senso, il Pontefice ha detto di aver chiamato la Nunziatura e il Nunzio e ha sottolineato che “la denuncia è grave per maltrattamenti, abuso di potere, potremmo dire, no?”; per cui mandò monsignor Zanchetta in Spagna “per fare un test psichiatrico”.

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Il Papa ha indicato che “il risultato del test è stato normale” e gli hanno consigliato di fare una terapia una volta al mese a Madrid, per la quale Mons. Zanchetta non è tornato in Argentina.

Riguardo alle critiche per la presunta cattiva gestione finanziaria, il Papa ha affermato che “economicamente è stato un disastro, ma non c'è stata cattiva gestione finanziaria a causa dei lavori che ha fatto. Era disordinato, ma la visione era buona".

Francesco ha spiegato che dopo aver ricevuto gli esiti dell'istruttoria che è stata svolta su monsignor Zanchetta nel 2019, “ho visto che era necessario un processo. Quindi l'ho passato alla Congregazione per la Dottrina della Fede, dove stanno facendo il processo”.

Papa Francesco ha poi concluso: "Come finirà il processo, non lo so, lo lascio nelle loro mani".

Il Vaticano non ha diffuso i dettagli del processo canonico contro monsignor Zanchetta e non ha comunicato se si sia concluso.

Al momento il Vaticano non ha reso noto se ci sarà o meno una dichiarazione sulla condanna contro monsignor Zanchetta.