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La grotta dove Maria allattò Gesù, luogo di pellegrinaggio per le donne

Una cappellina dove si prega per la maternità

La Grotta del Latte  |  | Terrasanta.net
La Grotta del Latte | Terrasanta.net
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Il nostro piccolo pellegrinaggio nei luoghi della Natività di Gesù si conclude oggi in una cappellina con un nome suggestivo: la grotta del latte.

Dopo la solennità della Basilica della Natività, dopo lo spirito monastico del Campo dei Pastori, il pellegrino a Betlemme può pregare pensando a qualcosa di più semplice, umano e familiare dei primi giorni di Gesù. Maria che allatta il suo bambino.

In un vicoletto al fianco alla Basilica a Betlemme si trova questa grotta speciale. Abbiamo imparato a capire che la grotta della Natività non è certo sola ed isolata nella zona. Anzi tutti i luoghi significativi sono in una grotta, e in quelle grotte molti si sono ritirati in preghiera come ad esempio Santa Paola Romana. 

La grotta del latte ha un nome arabo suggestivo: Grotta della Nostra Signora Maria.

Tutto nasce da una leggenda del VI secolo. Maria si sarebbe rifugiata in questo luogo per sfuggire ai soldati di Erode prima della Fuga in Egitto. E siccome la roccia ha una parte praticamente bianca, la leggenda si è arricchita dell’immagine di Giuseppe che mette fretta alla sua sposa che sta allattando. Qualche goccia di quel latte cade, e quella pietra diventa bianca e miracolosa.

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Le leggende si sa sono potenti per la pietà popolare e così da secoli qui si prega con fervore. 

Tanto che nel VII secolo alcuni pellegrini portarono in Spagna delle reliquie della roccia bianca, si racconta che ne avesse anche Carlo Magno. 

La vera particolarità ancora oggi è che il luogo viene visitato sia da donne cristiane che musulmane che vengono a chiedere un allattamento felice e un parto sereno. Molti pregano anche per il dono di un figlio e gli ex voto nella cappella lo dimostrano. 

Son state catalogate più di 500 testimonianze di miracoli ritrovate negli archivi della grotta, nel 2017 sono stati raccolti 450 miracoli.

Un luogo di culto che nella sua semplicità ricorda il dono della maternità e la bellezza dell’allattamento naturale, non sempre apprezzato in tempio moderni. 

La cappella è stata restaurata nel 2006 ed è stata aperta una cappellina per l’ Adorazione del Sacramento e da lì si esce verso un’area verde dove di può meditare in silenzio. 

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Ogni anno sono tante le donne che si recano in questo luogo per chiedere grazie e miracoli, tanto che si è costruita una grande chiesa moderna poco lontano. 

Una nota per l’immagine della cappella, la Vergine del Latte è una iconografia che ha trovato un posto speciale nella storia dell’arte e della devozione.