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La libertà religiosa nel mondo? Non è considerata allo stesso modo ovunque

In una recente indagine del colosso di ricerca sociale americano Pew Forum sui diritti democratici, emerge anche il tema della libertà religiosa

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Una inchiesta internazionale che ha riguardato la percezione dei diritti democratici nel mondo ha definito che la libertà religiosa non è considerata dalle persone in maniera uniforme a seconda delle nazioni in cui si trovano.

Il Pew Research Center, colosso americano dell’analisi dati, ha lanciato una indagine che ha toccato 34 Paesi, per comprendere in che modo i diritti democratici vengono percepiti nelle nazioni. L’indagine nasce anche nella cornice delle prossime elezioni presidenziali americane, ma fornisce un quadro generale di insieme che include anche varie nazioni.

Particolarmente interessante il tema della libertà religiosa. Secondo l’indagine, in media il 68 per cento delle persone ritengono che la libertà religiosa sia importante nelle loro nazione.

La media del 68 per cento, però, si ottiene tra dati contrastanti, che dimostrano percezioni anche diametralmente opposte. In Giappone, solo il 18 per cento delle persone ritiene che la libertà religiosa sia particolarmente importante, mentre in Nigeria l’88 per cento delle persone mostra propensione a difendere la libertà religiosa e negli Stati Uniti all’86 per cento.

Colpisce il dato della Nigeria, Paese sotto un costante attacco da parte di Boko Haram che dà la percezione di un genocidio, mentre colpisce meno l’interesse degli Stati Uniti, nazione che ha sempre fatto dalla libertà religiosa il suo vessillo.

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Il Pew Forum mette anche in luce che sia in India e in Israele, il primo stato prevalentemente hindu e il secondo Stato ebraico, più dei tre quarti delle persone affermano che è importante che le persone pratichino la religione liberamente nella loro nazione.

Nella maggior parte delle nazioni dell’Unione Europea che sono state incluse nel sondaggio, il numero di persone che sottolinea l’importanza della libertà religiosa è di circa il 60 per cento.

In generale, lo Stato di salute della libertà religiosa va anche inclusa nella cornice di una democrazia la cui salute è in declino nel mondo.

Sempre secondo i dati del Pew Forum, il supporto pubblico per la libertà religiosa è rimasto largamente stabile dal 2015/2016 al 2019. In quegli anni, c’è stata una crescita di persone pro-libertà religiosa in tre nazioni, e una decrescita in 25 persone. L’Italia è tra le nazioni dove il tema della libertà religiosa ha perso interesse (-14 per cento), mentre in Turchia le persone che considerano importante la libertà religiosa sono cresciute del 25 per cento.

Secondo il Pew Forum, in Europa quanti supportano partiti populisti di destra supportano meno la ibertà religiosa di quanti non supportano i partiti di destra. Un dato, questo, che va però preso cum grano salis e con le dovute distinzioni.