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La rete della Caritas Ambrosiana per i profughi ucraini

"A Milano Caritas ambrosiana ha interamente mobilitato il suo sistema – fatto di organismi parrocchiali e decanali, centri d’ascolto, servizi, cooperative sociali e fondazioni – per offrire risposte rapide e durevoli, credibili e rispettose dei traumi sub

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La rete Caritas Ambrosiana ha dato il suo consistente contributo per i profughi ucraini. "A Milano Caritas ambrosiana ha interamente mobilitato il suo sistema – fatto di organismi parrocchiali e decanali, centri d’ascolto, servizi, cooperative sociali e fondazioni – per offrire risposte rapide e durevoli, credibili e rispettose dei traumi subiti e della dignità comunque manifestata dalle vittime del conflitto", si legge sul sito della Chiesa di Milano.

Lo stesso sito ufficiale raccoglie tutti gli interventi fatti. In primo luogo, Caritas ha definito con la Prefettura di Milano un accordo per l’accoglienza di circa 200 persone nel capoluogo e nell’area metropolitana: ne è titolare la cooperativa Farsi Prossimo, che a Casa Monluè, periferia est della città, ospita 98 persone (diverse soggette a cure nel vicino Istituto dei tumori) e ne segue circa 100 altre, in 20 appartamenti resi disponibili da parrocchie e istituti religiosi.

Anche a Monza una cooperativa del sistema Caritas, la Novo Millennio, ha stretto analogo accordo con la locale Prefettura, per l’accoglienza di 16 persone in 2 parrocchie.

C’è poi il vasto capitolo del supporto alle iniziative avviate spontaneamente da decine di parrocchie. Il sostegno è stato erogato a 60 comunità che ospitano 344 persone e ne seguono altre 1.150 che vivono con parenti e conoscenti: sono stati stanziati 320 mila euro, a cui vanno aggiunti 30 mila euro in ticket restaurant.

E ancora il Fondo «Diamo lavoro» ha disposto l’erogazione di contributi economici a famiglie impegnate nell’accoglienza, oltre ad aver reso disponibili le competenze di esperti per la profilazione e la compilazione di curriculum di aspiranti lavoratori ucraini.

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