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L'ascolto della Parola di Dio. XVI Domenica del Tempo Ordinario

Il commento al Vangelo domenicale di S.E. Monsignor Francesco Cavina

Gesù con Marta e Maria |  | pubblico dominio Gesù con Marta e Maria | | pubblico dominio

Il Vangelo di questa domenica pone al centro della vita cristiana il tema dell’ascolto della Parola di Dio. L’occasione a Gesù per offrirci questo insegnamento è data dalla calorosa accoglienza che riceve a Betania nella casa di Lazzaro, Marta e Maria. Le due sorelle assumono nei confronti di Cristo un atteggiamento molto diverso. Marta è preoccupata “dai molti servizi” perchè desidera che  l’illustre ospite riceva tutti i riguardi e le attenzioni che merita, mentre Maria è attratta dalla Persona di Gesù e si pone seduta ai suoi piedi per ascoltare la sua Parola. Per lei l’ascolto è più importante di qualsiasi altra cosa.

Maria assume l’atteggiamento tipico del discepolo. Si tratta di una novità assoluta in quanto i predicatori del tempo non accettavano le donne al proprio seguito. Gesù, al contrario, rompe gli schemi culturali e religiosi tradizionali ed elogiando Maria per la scelta operata, proclama che di fronte all’ascolto della Parola di Dio non esistono differenze. Tutti sono chiamati a fare l’esperienza dell’amicizia di Cristo e di quanto è bello essere raggiunti dall’amore di Dio. E’ Lui il vero bene che rende unica la vita e il tesoro che arricchisce l’esistenza.

Ha scritto un autore che le due protagoniste dell’episodio non sono Marta e Maria, ma Cristo perché quello che oggi è indispensabile è appunto lui stesso (Rengstorf). Il Signore, dunque, ci invita a guarire da quella debolezza di udito nei confronti di Dio di cui soffriamo specialmente in questo nostro tempo. La conseguenza della sordità alla Parola di Dio è sotto gli occhi di tutti: l’agitazione interiore, la dissipazione, l’egocentrismo, la mancanza di impegno stanno facendo morire l’anima e avvelenare le relazioni umane. Infatti, quando l’uomo ignora Dio e lo esclude totalmente dalla propria visione immancabilmente cade nella solitudine esistenziale.

Certo è importante il cibo materiale, con tutto ciò che questa espressione contiene, tuttavia il Signore nel brano evangelico lascia chiaramente intendere, ancora una volta, che “non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. Maria, seduta ai piedi del Maestro, non sta perdendo tempo perchè è al “convito della Parola”, che non si risolve né in una dottrina né in un libro, ma nello stare in compagnia di Cristo.

Lei ha compreso che l’amicizia di Cristo migliora e rende più bella la vita. Accostandosi a Gesù viene condotta a vivere un pellegrinaggio interiore che  la porta a liberarsi dalla sua visione personale di Dio, che non assicura nessuna certezza, ad apprendere lo “stile di Dio” nei confronti degli uomini, che è molto diverso da come lo immaginiamo noi. Soprattutto, passo dopo passo, viene condotta a conoscere la verità, la bontà, la libertà, il perdono, la misericordia, l’amore che si trovano quando ci si rivolge a Dio che è il Creatore di tutto. Ha scritto il Papa emerito, Benedetto XVI: “Ciò che ha fondato la cultura dell’Europa, la ricerca di Dio e la disponibilità ad ascoltarlo, rimane anche oggi il fondamento di una vera cultura”.

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