“La Sua particolare attenzione per i poveri, la Sua denuncia di quella cultura dello scarto che emargina i più deboli, costituisce per una Associazione come le Acli, che da settant'anni ha nella solidarietà la sua ragion d'essere, un riferimento ed uno stimolo ad un impegno per rendere le istituzioni civili e l'economia più sensibili a riconoscere la dignità di ciascuna persona umana”. Le Acli scrivono a Papa Francesco per gli auguri nella ricorrenza dei due anni di pontificato ed esprimono il loro “grazie”.

“Le esprimiamo l’augurio per il Suo ministero – dice il presidente nazionale Gianni Bottalico -, la nostra vicinanza nella preghiera, mentre ci prepariamo con gioia e gratitudine all'udienza che Vostra Santità concederà alle Acli il prossimo 23 maggio in occasione del nostro 70° anniversario”.

Come Acli, continua il presidente, “ci sentiamo impegnati a costruire una cultura del lavoro che riconosca la centralità del lavoratore, dei suoi legami familiari e sociali, al posto di quella idolatria del denaro che produce ingiustizie e che deturpa l'ambiente. Il modello di Chiesa che ci propone con il Suo magistero ci interpella profondamente ad aprirci al mondo, ad uscire per incontrare chi ha più bisogno”.