Advertisement

Le Beatitudini ci parlano di Gesù. VI Domenica del Tempo Ordinario

Il commento al Vangelo domenicale di S.E. Monsignor Francesco Cavina

Il discorso della montagna |  | pubblico dominio Il discorso della montagna | | pubblico dominio

Il Vangelo di questa domenica ci presenta il discorso delle beatitudini, definite da papa Francesco via pratica di santità. Nei primi secoli del cristianesimo le beatitudini venivano consegnate ai neo-battezzati insieme al Padre Nostro. Questa scelta era motivata dalla convinzione che esse non sono espressioni poetiche, astrazioni "spirituali", regole di condotta, ma costituiscono l’autobiografia di Cristo, ci dipingono il suo ritratto, ci descrivono la sua personalità.

Le beatitudini, cioè, ci dicono chi è Gesù, ci parlano di Lui. Lui è il povero, il mite, il puro di cuore, il perseguitato a causa della giustizia, l’afflitto, il misericordioso, colui che ha fame e sete di giustizia, colui che porta la pace vera … Le Beatitudini, dunque, sono la chiave che ci permette di entrare nella vita di Gesù e di conoscere il Cuore.

Il cuore del cristiano, reso nuovo dall’unione con Cristo, diventa capace di una vita piena di consolazione e autenticamente umana, “totalmente altra rispetto alla mentalità del mondo. Solo in quest’ottica le beatitudini possono essere accolte “con sincera apertura”, “sine glossa” vale a dire senza commenti, senza elucubrazioni e scuse che tolgono ad esse forza.

Per vivere le beatitudini, allora, come ci ricorda il Papa nella Esortazione Gaudete et exsultate, è necessario tornare ad ascoltare Gesù, con tutto l’amore e il rispetto che merita il Maestro. Permettiamogli di colpirci con le sue parole, di provocarci, di richiamarci a un reale cambiamento di vita. Altrimenti la santità sarà solo parole. Il Vangelo precisa che per divenire discepoli di Cristo è necessario essere poveri. E’ un richiamo alla condivisione e alla fraternità e a liberarci dall’ansia del possesso che, privandoci della libertà interiore, ci allontana da Dio e dai fratelli.

Le parole di Gesù, “beati i poveri” sono un invito ad amare i poveri, ad aiutarli e a schierarsi dalla loro parte. Come essi sono amati da Dio perchè appartengono al Suo Regno, così devono essere amati da noi. I profeti avevano annunciato che con la venuta del Messia Dio si sarebbe preso cura dei poveri, degli affamati, dei perseguitati… Gesù proclama che questo tempo è arrivato. Le Beatitudini sono le “azioni più grandi”, anzi “le opere esterne” che meglio manifestano il nostro amore per Dio” perchè annunciano che il regno di Dio è arrivato.

Advertisement