“Un modo concreto per mettere al primo posto le vittime, per prendere coscienza veramente dell’orrore che hanno vissuto”. Così il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Greg Burke, definisce la lettera del Comitato organizzativo dell’incontro sulla protezione dei minori convocato da Papa Francesco per il febbraio prossimo.

“Responsabilità, affidabilità e trasparenza”, ricorda il portavoce vaticano, sono i temi principali dell’iniziativa di contrasto agli abusi di minori della Chiesa. Il comitato organizzatore dell'Incontro per la protezione dei minori nella Chiesa, che si terrà in Vaticano dal 21 al 24 febbraio 2019, ha compiuto “costanti progressi per la preparazione della riunione”. Una lettera inviata oggi “esorta tutti i partecipanti a seguire l’esempio di Papa Francesco ad incontrare di persona, prima del vertice di Roma, le vittime sopravvissute” agli abusi.

“Il primo passo deve essere quello di riconoscere la verità di ciò che è successo”, “per questo motivo, esortiamo ogni presidente delle Conferenze Episcopali a raggiungere e incontrare le vittime sopravvissute agli abusi sessuali da parte del clero” nei “rispettivi Paesi, prima dell'incontro di Roma, per comprendere realmente la sofferenza che hanno sopportato”.

Tali “incontri personali”, sottolinea il Comitato organizzatore, “sono un modo concreto per garantire” che le vittime abbiano “il primo posto nelle menti di tutti all’incontro di febbraio”. Un incontro animato da spirito di “solidarietà, umiltà e penitenza” per andare avanti “nell'affrontare la crisi degli abusi”. Nella lettera, si ringrazia a nome del Papa i partecipanti per il sostegno alla preparazione dell’incontro. “Il Santo Padre  è convinto che attraverso la cooperazione collegiale, si potranno affrontare le sfide che la Chiesa ha davanti a sé”. La lettera contiene un questionario da compilare con informazioni per una adeguata preparazione dell’incontro. Questo - ha ribadito il direttore della Sala Stampa, Greg Burke - si concentrerà sui tre temi principali della “responsabilità, accountability, e trasparenza”.