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Letture, le storie degli esorcisti quelli veri come Padre Amorth

Padre Amorth |  | pd Padre Amorth | | pd

Per lui non si tratta certo di una situazione inedita. E’ abituato a dover combattere con il Nemico che provoca sofferenze a persone inermi, fragili. Anche questa volta la battaglia è sfibrante, ma lui non molla. "Vattene, prete", dice il demonio, attraverso la voce del povero posseduto. Lui risponde che deve andarsene lui, al che quello spirito maligno gli risponde che deve andarsene lui, il prete combattente, perché non c’è niente da fare contro di lui, visto che è "troppo protetto dalla tua Signora", che con il suo manto lo protegge e lo rende irragiungibile da Satana. Maria, fonte di luce e di forza. L’episodio – che ricordiamo anche per introdurre, in un certo senso, al prossimo mese mariano – possiamo leggerlo così come viene raccontato dallo stesso protagonista, padre Gabriele Amorth, all’inizio del suo libro 'L’ultimo esorcista. La mia battaglia contro Satana', scritto insieme al giornalista Paolo Rodari, ripubblicato  in questi giorni.

Era famoso  per il suo senso dell’umorismo, la sua serenità, pragmatico, ricordava spesso che  Satana  per  intrappolare le anime usa sempre le stesse tecniche, tenendo sempre presente il potere delle famose tre s, sesso, successo e soldi. Ma si aggiorna di continuo, quindi ecco oggi la s di “sterminio” e quella di “social” , così presenti nella vita soprattutto dei più giovani e all'interno del quale si insinuano le nuove manifestazioni demoniache. Senza dimenticare l’incidenza delle sette sataniche, fenomeno in aumento sempre per effetto della pandemia, come ha sottolineato ad esempio l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. E come dimostrano i dati della Squadra Antisette della Polizia di Stato, collegata ad un numero verde  a cui in media al numero verde telefonano 15 persone al giorno, circa  5 mila telefonate all’anno.

Niente di tutto questo appare nel film 'L’esorcista del Papa', con Russel Crowe nella parte del protagonista, liberamente ispirata alla figura di  Amorth. Troppo liberamente, hanno sottolineato in molti, soprattutto tra i media cattolici. Un film di cui si parla molto, ma che si inserisce pienamente nel filone horror, splatter, comunque sensazionalista.

Ancora prima che il film uscisse in sala, è uscita una dura nota dell’Associazione internazionale degli esorcisti, nella quale, tra le altre cose, si legge che "tale modo di raccontare l’esperienza esorcistica di don Amorth, oltre ad essere contrario alla realtà storica, stravolge e falsifica ciò che veramente si vive e si sperimenta durante l’esorcismo di persone veramente possedute che noi, esorcisti cattolici, celebriamo secondo le direttive impartite dalla Chiesa. In più, è offensivo nei riguardi dello stato di sofferenza in cui versano quanti sono vittime di un’azione straordinaria del demonio".

E’ sempre utile e incoraggiante avvicinarsi all’esperienza di questo sacerdote che viene sempre associato all’esorcismo, ma che è stato molte altre cose e nei molti libri che ci ha lasciato si trovano veri tesori di spiritualità.

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Un altro esempio di tutto questo emerge in un altro testo appena arrivato in libreria e dedicato appunto alla figura del grande religioso. Si tratta di "Gabriele Pietro Amorth. Demonologia e mistica nel celebre esorcista", scritta da don Marcello Lanza, per le Edizioni Messaggero Padova. L’autore mette bene in rilievo che nella riflessione demonologica di padre Amorth l'esorcismo è autentica esperienza di Dio e la conoscenza del demoniaco è fondamentale sia per la comprensione della redenzione che per mettere in guardia il credente davanti all'influsso nefasto del nemico dell'umanità. Padre Amorth ha vissuto la sua lotta contro il diavolo anche esercitando l'apostolato dell'edizione cioè la spiritualità dei paolini, comunicatori e scrittori che diffondono il Vangelo attraverso i mezzi di comunicazione. E che la pratica dell’esorcismo non è certo  quella ricerca dell’effettaccio e del sensazionale.

E se si vuole entrare in contatto con la vasta personalità del padre, perché non rileggere, o leggere ex novo, il suo "Dietro un sorriso - Beata Alexandrina Maria da Costa", la luminosa storia di una ragazzina che diventa simbolo di una esistenza segnata dal dolore e dalla trasfigurazione mistica di questa sofferenza.  A 14 anni Alexandrina, cresciuta nel villaggio portoghese di Balazar, salta dalla finestra pur di sfuggire alla violenza di tre uomini. Una caduta di quattro metri che avrà: gravi ripercussioni sul suo fisico, per tutta la sua vita: paralizzata a letto per oltre trent’anni, senza poter ingerire quasi nulla, si nutrì per gli ultimi tredici anni della sola Eucaristia quotidiana. Rivisse per 182 volte, ogni venerdì, la Passione di Cristo, soffrendo i dolori delle stimmate, della coronazione di spine e della flagellazione. Donna coraggiosa, devota, con il dono del sorriso sempre e in ogni situazione.  Un dono che possedeva anche padre Gabriele, certo che l’ultima parola non ce l’avrà mai il Male.

 

Gabriele Amorth, L’ultimo esorcismo, Edizione Piemme, pp.144, euro10,90

 

Dietro un sorriso - Beata Alexandrina Maria da Costa, pp.144, euro 9

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Marcello Lanza, Gabriele Pietro Amorth. Demonologia e mistica nel celebre esorcista paolino, Edizioni Messaggero Padova, pp.114, euro 14