Maria Lai in Vaticano. E' la mostra che dal 27 maggio fino al 15 luglio 2022 sarà visitabile ogni mercoledì dalle 16 alle 18, previa prenotazione sul sito della Biblioteca Vaticana. 

Si tratta di una mostra della artista sarda scomparsa nel 2013 realizzata con la collaborazione dell’Archivio e Fondazione Maria Lai e della Diocesi di Lanusei e dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma Sardegna. Uno sguardo nuovo sull'opera dell’artista sarda, attraverso una esposizione che mette in luce gli aspetti della sua ricerca artistica legati al tema del libro e della scrittura, in forte dialogo con il patrimonio della  Biblioteca Vaticana. "Si tratta di un incontro che ci permette di riscoprire, tra le altre cose, che una biblioteca è una macchina per fare domande. Ed altro ancora. Che ci incita a credere nel potere artigianale della libertà inscritta nelle domande da cui ci lasciamo abitare" spiega Cardinale Bibliotecario José Tolentino de Mendonça. 

La mostra, curata da Don Giacomo Cardinali, Simona De Crescenzo, Delio Proverbio, della Biblioteca Apostolica Vaticana, e da Micol Forti, Curatrice della Collezione d'Arte Contemporanea dei Musei Vaticani, ha l’obiettivo di instaurare un dialogo tra i tesori della Biblioteca Apostolica Vaticana e una artista che ha un posto di grande rilievo all’interno dello scenario dell’arte contemporanea nazionale e internazionale. Si tratta di una selezione incentrata sulla "crucialità che l’incontro con l’universo del linguaggio e della scrittura ha ricoperto nell’ambito della sua ricerca artistica" spiega Micol Forti, che riporta anche una frase di Maria Lai, centrale nella sua produzione artistica e nell’ideazione della mostra: "La scrittura mi ha suggerito un rapporto tra l’inchiostro e il filo e la possibilità di dare corpo ad un fatto astratto".  Al centro della Sala Barberini, troverà posto l’installazione Invito a tavola (2004). Per la prima volta vengono esposti i libri di Maria Lai, che spiega Don Giacomo Cardinali Commissario della Sala Espositiva della BAV  "hanno il potere di liberare una esplosione di suggestioni, che ci hanno guidato in un viaggio di riscoperta del nostro stesso patrimonio librario, che splende oggi di una luce nuova e inedita". Saranno in mostra alcuni testo della BAV  in confronto con le opere della Lai come  manoscritti etiopici dalla tipica veste in stoffa, codici indiani scritti su foglia di palma, un calendario perpetuo scandinavo in legno.