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Messa per la pace in Ucraina. Da deserto a foresta rigogliosa

Una messa per la pace in Ucraina è stata celebrata questo pomeriggio nella basilica di Santa Maria Maggiore. A presiedere la celebrazione il Cardinale Parolin

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Una messa per la pace in Ucraina è stata celebrata questo pomeriggio nella basilica di Santa Maria Maggiore. A presiedere la celebrazione il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin.

L’occasione è il trentesimo anniversario dal ripristino delle relazioni diplomatiche tra l'Ucraina e la Santa Sede.

Alcune parti della Messa sono state eseguite in ucraino con la partecipazione del coro del Pontificio Collegio ucraino di San Giosafat, compresa la lettura del Vangelo in ucraino.

“L'accompagnamento d'organo è stato eseguito da un famoso organista ucraino, direttore artistico del Teatro dell'Opera e del Balletto di Kharkiv Dmytro Morozov", riferisce l'ambasciata ucraina presso la Santa Sede.

“In uno scenario di morte, dove lacrime e sangue scorrono nella morsa sempre più dolorosa del freddo e del buio”, la Parola di Dio contraddice l'evidenza dell'“orrore della guerra” e del fallimento degli sforzi umani. “Tra le macerie”, il profeta Isaia, e più in generale l’uomo di Dio, “intravede una strada per la ripresa, per la ricostruzione: il deserto diventerà un giardino, che a sua volta si tramuterà in una foresta rigogliosa”. Il deserto “è una delle realtà più inospitali del pianeta, simbolo di ciò che sembra irrimediabilmente perduto”, dice il Segretario di Stato Vaticano nell’omelia.

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“Dio promette il suo spirito: trasformerà ciò che sembra perduto”, continua il Segretario di Stato.

Il cardinale Parolin ha infine espresso un augurio all'Ucraina, “da deserto torni ad essere un giardino fiorente e diventi una foresta rigogliosa”.