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Papa Francesco, il deserto interiore di ognuno con "bestie selvatiche" ed "angeli"

All' Angelus il Papa prega per la pace in tutti i conflitti perché la guerra è sempre una sconfitta

Papa Francesco |  | Vatican Media Papa Francesco | | Vatican Media

"Quando entriamo nel deserto interiore, infatti, possiamo incontrarvi bestie selvatiche e angeli". Papa Francesco lo ha detto questa mattina nel commento alle Vangelo della prima domenica di Quaresima. Prima della recita dell' Angelus il Papa spiegato cosa sono le "Bestie selvatiche". Possiamo, ha detto, "pensarle come le passioni disordinate che ci dividono il cuore, tentando di possederlo. Ci suggestionano, sembrano seducenti ma, se non stiamo attenti, rischiano di sbranarci". Si tratta dei vizi, della vanità, delle bramosie. Bestie che "vanno ammansite e combattute: altrimenti ci divorano la libertà. Serve andare nel deserto per accorgersi della loro presenza e affrontarle. E la Quaresima è il tempo per farlo".

Ma ci sono anche gli angeli "che ci aiutano, ci fanno del bene; infatti la loro caratteristica secondo il Vangelo è il servizio" e "mentre le tentazioni ci dilaniano, le buone ispirazioni divine ci unificano nell’armonia: acquietano il cuore, infondono il gusto di Cristo, “il sapore del Cielo”. Così nell’anima tornano ordine e pace, al di là delle circostanze della vita, favorevoli o contrarie che siano. Anche qui, però, per cogliere i pensieri e i sentimenti ispirati da Dio, occorre fare silenzio ed entrare nella preghiera. E la Quaresima è il tempo per farlo".

Due le domande proposte dal Papa per un esame di coscienza: "quali sono le passioni disordinate, le “bestie selvatiche” che si agitano nel mio cuore? È bene riconoscerle, dare loro un nome, capirne le tattiche. E un secondo interrogativo: per permettere alla voce di Dio di parlarmi al cuore e custodirlo nel bene, sto pensando di ritirarmi un poco nel “deserto”, cioè di dedicare dello spazio al silenzio, alla preghiera, all’adorazione, all’ascolto della Parola di Dio?".

Dopo la preghiera il Papa  ha ricordato il conflitto in Sudan chiedendo vie di pace per costruire l'avvenire. La violenza in Mozambico è nel cuore del Papa e chiede pace e chiede di non dimenticare i tanti conflitti in tante parti del mondo: la guerra sempre è una sconfitta. Inutile e inconcludente e porterà solo morte non la soluzione, preghiamo senza stancarci, dice il Papa.

Poi un saluto agli allevatori e agricoltori in Piazza San Pietro. Poi Francesco ha ricordato che iniziano gli esercizi spirituali e ha invitato tutti a cercare spazi speciali per la preghiera.

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