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Morto il Cardinale Obando Bravo, l'uomo della riconciliazione in Nicaragua

Il Cardinale Miguel Obando Bravo, S.D.B. |  | Arcidiocesi di Managua - Conferenza Episcopale del Nicaragua Il Cardinale Miguel Obando Bravo, S.D.B. | | Arcidiocesi di Managua - Conferenza Episcopale del Nicaragua

E’ morto ieri a Managua il Cardinale nicaraguense Miguel Obando Bravo: aveva 92 anni. 

Sacerdote salesiano dal 1958, è stato nominato dieci anni dopo da Papa Paolo VI Vescovo titolare di Puzia di Bizacena e ausiliare di Matagalpa.

Nel 1970 lo stesso Papa Montini lo promuove Arcivescovo della Capitale, Managua. Papa Giovanni Paolo II lo ha creato Cardinale di Santa Romana Chiesa nel concistoro del maggio 1985, assegnandogli il titolo presbiterale di San Giovanni Evangelista a Spinaceto. 

E’ stato Presidente della Conferenza Episcopale del Nicaragua dal 1971 al 1975, dal 1979 al 1983, dal 1985 al 1989, dal 1993 al 1997 e dal 1999 al 2005. In questa veste si è speso come protagonista nel processo di riconciliazione nazionale del Nicaragua, a tal punto da esser riconosciuto da tutto il Paese come “sacerdote nazionale per la pace e la riconciliazione”. 

E’ divenuto Arcivescovo emerito di Managua il 1° aprile 2005, 24 ore prima della morte di Giovanni Paolo II. Gli è succeduto l’Arcivescovo - oggi Cardinale - Leopoldo Brenes Solorzano. 

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In attesa del prossimo concistoro, in cui il Papa creerà 14 nuovi cardinali, con la morte del Cardinale Obando Bravo il numero dei porporati che compongono il Sacro Collegio scende a 212, di cui 115 elettori e 97 ultraottantenni e quindi esclusi per limite di tà da un futuro conclave.