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Nomine vaticane, un consultore della comunicazione dai media cattolici francesi

È Jean Marie Montel, direttore aggiunto del Gruppo Editoriale Bayard e presidente della Federation des Medias Catholiques

Jean Marie Montel | Jean Marie Montel, nuovo consultore del Dicastero per la Comunicazione vaticano | Vatican News Jean Marie Montel | Jean Marie Montel, nuovo consultore del Dicastero per la Comunicazione vaticano | Vatican News

È stato uno dei protagonisti delle Giornate Internazionali dell’Editoria Cattolica, organizzate lo scorso giugno dal Dicastero per la Comunicazione. Da oggi, Jean-Marie Montel, direttore generale aggiunto del gruppo editoriale Bayard, diventa parte di quel dicastero, come consultore, andando dunque a rappresentare i media cattolici di Francia in un gruppo che include anche Michael Warsaw, CEO di EWTN.

Oltre che da Michael Warsaw, i media cattolici erano rappresentati, tra i consultori del dicastero, dalla presenza di Fernando Giménez Barriocanal, Presidente e Consigliere Delegato di Radio Popolar Cadena COPE, della Conferenza Episcopale Spagnola; e da don Ivan Maffeis, portavoce della Conferenza Episcopale Italiana e sottosegretario della stessa, nonché presidente di Rete Blu, la società cui fanno capo la tv dei vescovi italiani TV2000 e il circuito di radio della CEI Radio In Blu.

Mancava, dunque, una presenza francese, tra l’altro importante anche per via delle Giornata Internazionali San Francesco di Sales, organizzate a Lourdes da più di venti anni. La scelta è caduta su Jean Marie Montel, che presiede la Federazione dei Media Cattolici di Francia, ma è soprattutto direttore generale aggiunto del gruppo editoriale Bayard.

Questo è nato a Parigi nel 1870, è di proprietà dei Padri Assunzionisti e include, tra il carnet di circa 200 media di proprietà, anche il quotidiano La Croix, il Catholic Digest e Notre Temps, rivista di costume.

Durante le Giornate Internazionali dell’Editoria Cattolica, la cui prima edizione si è tenuta a Roma lo scorso giugno, Montel aveva sottolineato la necessità, per i media cattolici, di adattare il loro approccio e fare fronte comune di fronte alle nuove sfide del digitale, perché “Amazon, Google e gli altri sono aziende con le quali dobbiamo lavorare e allo stesso tempo con cui dobbiamo lottare”.

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Montel va a completare un organigramma di consultori che rappresenta non solo le grandi realtà cattoliche, ma che strizza l’occhio anche ai media secolari, con consultori provenienti dalla LUISS e dalle Nazioni Unite, nonché alle grandi emittenti come la BBC.

Tra i consultori del dicastero sono rappresentate anche le facoltà di comunicazione sociale delle Pontificie Università di Roma. Ci sono così José María La Porte, Decano della Facoltà di Comunicazione Sociale Istituzionale della Pontificia Università della Santa Croce; Peter Gonsalves, S.D.B., Decano della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale della Pontificia Università Salesiana; Padre Jacquineau Azétsop, S.I., Decano della Facoltà di Scienze Sociali della Pontificia Università Gregoriana.

Degna di nota anche la presenza di padre Eric Salobir, domenicano, promotore generale del suo Ordine per le comunicazioni sociali, che è stato anche parte della commissione per la riforma dei media vaticani e che già era consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, prima che questi venisse assorbito dalla Segreteria della Comunicazione. Padre Salobir è anche tra i promotori del center “Center for Digital Culture” che sta per nascere su iniziativa del Pontificio Consiglio della Cultura, con il coinvolgimento di altre realtà come OPTIC (Ordine dei predicatori per la tecnologia, l’informazione e la comunicazione), e che ha l’obiettivo di essere un punto di riferimento sui temi etici nell’uso della tecnologia.

Tra i consultori del dicastero c’è anche il padre gesuita James Martin, il professore di semiotica della LUISS Paolo Severini. E poi, ci sono Graham Ellis, vicedirettore della BBC Radio; Dino Cataldo Dell'Accio, Chief ICT Auditor presso le Nazioni Unite; e Michael Paul Unland, Direttore Esecutivo del Catholic Media Council (CA.ME.CO.). Quest’ultimo, nato nel 1969, fornisce servizi di comunicazione ai Paesi in via di sviluppo.