“Le campane sono preziosissime per una comunità: segnano il tempo, scandiscono i vari momenti della vita di una popolazione. Dunque, diventano un tassello in più verso il recupero della normalità, una normalità che è faticosa”. Lo ha detto l’Arcivescovo di Spoleto-Norcia, Monsignor Renato Boccardo, durante l’inaugurazione del restauro delle campane di S. Maria Argentea di Norcia, lo scorso sabato, presso il Centro di comunità di S. Maria delle Grazie dove sono state provvisoriamente istallate, su di una torre campanaria costruita “ad hoc”.

“Un ulteriore anello della catena di solidarietà che ha fatto sì che non ci sentissimo soli – ha detto l’Arcivescovo prima di impartire la benedizione – Sono gesti che vanno al di là della pura vicinanza; esprimono piuttosto condivisione”.

L’opera di ripristino è stata proposta del Rotary Club di Crema, finanziata dal Gruppo Arvedi di Cremona ed eseguita dalla ditta Sabbadini campane di Fontanella (Bg). Il presule ha ringraziato per “questa spinta ad andare avanti” anche il vescovo di Crema, monsignor Daniele Gianotti, partecipe dell’iniziativa ma impossibilitato ad essere presente.

Quella del restauro delle campane è stata un’iniziativa che ha assunto un doppio significato per la città di Crema, come ha sottolineato l’architetto Luigi Aschedamini del Rotary, se si conta la tradizione campanaria della città, nota a livello internazionale per le ditte di fonditori. L’iniziativa è stata sigillata dalla benedizione dell’arcivescovo Boccardo e dal suono delle campane.