Città del Vaticano , lunedì, 19. maggio, 2025 16:00 (ACI Stampa).
Nuovo allestimento nella Sala Paolina II della Galleria della Biblioteca dei Musei Vaticani, della Collezione di Mosaici Minuti, a cura del Reparto Arti Decorative.
“Il micromosaico è una delle espressioni più sorprendenti dell’ingegno e della sensibilità artistica italiana”, spiega Barbara Jatta, Direttore dei Musei Vaticani. “Con questo nuovo allestimento, i Musei Vaticani confermano il loro impegno nella valorizzazione delle arti applicate, restituendo al pubblico uno sguardo rinnovato su una collezione unica al mondo.”
Il nuovo progetto espositivo trova sede nella Galleria della Biblioteca, dove le opere sono state collocate all’interno degli originali armadi settecenteschi, arredi storici nati per custodire il sapere, oggi trasformati in scrigni per accogliere l’arte del dettaglio. Una scelta che ricongiunge il micromosaico al suo universo originario: quello della meraviglia privata, della contemplazione silenziosa, dell’oggetto prezioso da scoprire da vicino.
Il titolo dell’allestimento – “Nostalgia e invenzione” La collezione di Mosaici Minuti dei Musei Vaticani – si ispira alla celebre raccolta di studi di Alvar González-Palacios, per il quale l’arte italiana è “un continuo susseguirsi di nuove ideazioni e di ancestrali rimpianti”.
Una definizione che ben si riflette nel micromosaico romano del XVIII secolo, nato tra suggestioni neoclassiche e nuovi linguaggi figurativi. Questa forma d’arte affonda le radici nella Basilica di San Pietro, dove, alla fine del Cinquecento, nacque lo Studio del Mosaico Vaticano, con l’obiettivo di sostituire i dipinti con opere musive più durature. Da quella tradizione monumentale si sviluppa il micromosaico: tecnica minuziosa applicata dapprima ad oggetti di lusso, divenuta poi emblema del gusto cosmopolita del Grand Tour.