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Papa Francesco accoglie le dimissioni del Capo della Gendarmeria Domenico Giani

Vaticano, si dimette il Capo della Gendarmeria Domenico Giani

Papa Francesco e Giani |  | Daniel Ibanez / ACI Group Papa Francesco e Giani | | Daniel Ibanez / ACI Group
Il Comandante del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano, Domenico Giani,  “ha rimesso il proprio mandato nelle mani del Santo Padre, in spirito di amore e fedeltà alla Chiesa ed al Successore di Pietro”. Così un comunicato stampa, diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede, mette luce sulla vicenda del Comandante Giani, subito dopo essere stato coinvolto dalla diffusione illecita riguardante la sospensione cautelativa dal servizio di alcuni esponenti di organismi della Santa Sede.
A ripercorrere e spiegare l'accaduto è lo stesso comunicato stampa: "Lo scorso 2 ottobre alcuni organi di stampa hanno pubblicato una Disposizione di Servizio riservata, firmata dal Comandante del Corpo della Gendarmeria, dottor Domenico Giani, riguardante gli effetti di alcune limitazioni amministrative disposte nei confronti di personale della Santa Sede. Tale pubblicazione è altamente lesiva sia della dignità delle persone coinvolte, sia della stessa immagine della Gendarmeria".
Giani ha preso questa decisione - afferma il comunicato - “pur non avendo alcuna responsabilità soggettiva nella vicenda” .
"Papa Francesco - come riporta ancora la nota- si è intrattenuto a lungo col Comandante Giani e gli ha espresso il proprio apprezzamento per questo gesto, riconoscendo in esso un’espressione di libertà e di sensibilità istituzionale, che torna ad onore della persona e del servizio prestato con umiltà e discrezione al Ministero Petrino e alla Santa Sede. Papa Francesco ha voluto ricordare anche la sua ventennale, indiscussa, fedeltà e lealtà e ha sottolineato come, interpretando al meglio il proprio stile di testimonianza in ogni parte del mondo, il Comandante Giani abbia saputo costruire e garantire intorno al Pontefice un clima costante di naturalezza e sicurezza".
"Nel salutare il dottor Domenico Giani - conclude il comunicato -  il Santo Padre lo ha anche ringraziato per l’alta competenza dimostrata nell’espletamento dei molteplici, delicati servizi, anche in ambito internazionale, e per il livello di indiscussa professionalità a cui ha portato il Corpo della Gendarmeria".

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"Anche io come Comandante - confida il comandante Giani in un'intervista ai media vaticani - ho provato vergogna per quanto accaduto e per la sofferenza arrecata a queste persone. Per questo, avendo sempre detto e testimoniato di essere pronto a sacrificare la mia vita per difendere quella del Papa, con questo stesso spirito ho preso la decisione di rimettere il mio incarico per non ledere in alcun modo l’immagine e l’attività del Santo Padre. E questo, assumendomi quella responsabilità oggettiva che solo un Comandante può sentire".