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Papa Francesco ai giovani: siate liberi e autentici, coscienza critica della società

La messa per la XXXVI Giornata Mondiale della Gioventù

Papa Francesco celebra la Messa per Cristo Re |  | Daniel Ibanez/ EWTN
Papa Francesco celebra la Messa per Cristo Re | | Daniel Ibanez/ EWTN
Papa Francesco celebra la Messa per Cristo Re |  | Vatican Media
Papa Francesco celebra la Messa per Cristo Re | | Vatican Media

Sognatori e  liberi, così Papa Francesco vuole i giovani che oggi celebrano, nella  Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, la XXXVI Giornata Mondiale della Gioventù, sul tema: “Alzati! Ti costituisco testimone di quel che hai visto” (cfr At 26,16).

Il Papa ha celebrato la messa nella basilica vaticana con i giovani, anche se in numero ridotto rispetto alle oceaniche folle dei quando la GMG diocesana si celebrava per la Domenica delle Palme, e a Roma il giovedì precedente il Papa incontrava i giovani con una vera festa.

La pandemia ha cambiato molto e Papa Francesco ha deciso anche di cambiare la data della celebrazione. 

Nella omelia il Papa commentando le letture ha evidenziato due temi: combattere l’oscurità con i sogni anche perché “Dio viene nella notte, tra le nubi spesso tenebrose che si addensano sulla nostra vita. C’è bisogno di riconoscerlo, di guardare oltre la notte, di alzare lo sguardo per vederlo in mezzo alle oscurità” e occorre “alzare lo sguardo da terra, verso l’alto, per vincere la tentazione di rimanere stesi sui pavimenti delle nostre paure, di rinchiuderci nei nostri pensieri a piangerci addosso”. Ecco allora che il sogno è necessario e, dice Francesco ai giovani: “vi siamo grati quando sognate quando fate di Gesù il sogno della vostra vita e lo abbracciate con gioia, con un entusiasmo contagioso che ci fa bene!” Un grazie per  quei sogni che sono quelli di Gesù: la fraternità, la solidarietà, la giustizia, la pace. “Questo aiuta noi adulti e la Chiesa. Sì, abbiamo bisogno anche come Chiesa di sognare, abbiamo bisogno dell’entusiasmo e dell’ardore dei giovani per essere testimoni di Dio che è sempre giovane!”.

L’altro tema è quello della libertà che Gesù dimostra davanti a Pilato, quella che viene dalla verità. 

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Una libertà che ci interroga dice il Papa: “Davanti alla verità di Gesù, alla verità che è Gesù, quali sono le mie falsità che non stanno in piedi, le mie doppiezze che a Lui non piacciono?”

La libertà di andare controcorrente, spiega il Papa, “non contro qualcuno, come fanno i vittimisti e i complottisti, che caricano la colpa sempre sugli altri; no, contro la corrente malsana del nostro io egoista, chiuso e rigido, per metterci nella scia di Gesù. Egli ci insegna ad andare contro il male con la sola forza mite e umile del bene. Senza scorciatoie, senza falsità. Il nostro mondo, ferito da tanti mali, non ha bisogno di altri compromessi ambigui, di gente che va di qua e di là come le onde del mare, di chi sta un po’ a destra e un po’ a sinistra dopo aver fiutato che cosa conviene, equilibristi... No, cari giovani! Siate liberi, autentici, siate coscienza critica della società...Abbiate la passione della verità, perché con i vostri sogni possiate dire: la mia vita non è schiava delle logiche di questo mondo, perché regno con Gesù per la giustizia, l’amore e la pace!”.

L’invito del Papa è di essere sognatori “abbagliati dalla luce del Vangelo” che quando cadono ritrovano “in Gesù il coraggio di lottare e sperare, il coraggio di tornare a sognare. Ad ogni età della vita”.

Ad accompagnare la celebrazione anche il coro della Diocesi di Roma guidato da monsignor Marco Frisina.