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Papa Francesco chiede ai futuri nunzi di compromettersi con la Chiesa concreta

Una immagine di archivio di una visita privata del Papa alla Pontificia accademia ecclesiastica  |  | www.mentaerosmarino.it Una immagine di archivio di una visita privata del Papa alla Pontificia accademia ecclesiastica | | www.mentaerosmarino.it

Visita privata il 10 maggio sera del Papa alla Pontificia accademia ecclesiastica. Unica fonta vaticana l’ Osservatore Romano. Il Papa è stato  accolto dal presidente, l’arcivescovo Giampiero Gloder, dai superiori, dagli alunni, dalle suore di Marta e Maria, che svolgono un prezioso servizio nella casa, e dal personale presente.

Come anche negli anni precedenti si è svolto “un dialogo informale, aperto e profondo” riporta il quotidiano vaticano. “Tra i numerosi temi affrontati, proprio all’inizio della conversazione è stata sollevata la questione del rapporto tra “diocesanità” e “universalità” del ministero”.  Il Papa ha detto che “Un ministero fruttuoso, sorge sempre dal compromettersi con la Chiesa concreta. E questo vale maggiormente per chi si prepara a servire la Santa Sede nelle rappresentanze pontificie”.

Il Papa “si è soffermato sul ruolo importante dei metropoliti nella Chiesa latina, che vede sempre di più come figure di comunione, interpretando questa funzione come quella di una sorta di “fratelli maggiori” nelle proprie province ecclesiastiche. Perciò ha sottolineato la particolare attenzione che le rappresentanze pontificie avranno nel proporre i candidati per questo ufficio”.

Sul tema del celibato il Papa “ha ribadito che si tratta di un dono prezioso di Dio da conservare e custodire, non escludendo però la possibilità di scelte disciplinari diverse nelle situazioni eccezionali di certe aree geografiche”.

Molte le domande su questioni come la tutela dei minori, le difficoltà che incontrano i presbiteri nel loro ministero nei differenti contesti ecclesiali, la presenza e il ruolo dei laici nella “diplomazia pontificia”, l’ecumenismo e i rapporti con il mondo dell’islam.

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L’incontro si è concluso con la cena e Papa Francesco ha firmato il libro d’onore.