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Papa Francesco denuncia il “martirio bianco” dei cristiani

Papa Francesco e il Cardinale O'Brien | Papa Francesco, al termine dell'incontro con la Consulta dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro, benedice l'icona di Papa Francesco e il Cardinale O'Brien | Papa Francesco, al termine dell'incontro con la Consulta dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro, benedice l'icona di "Maria, madre dei cristiani perseguitati". Al suo fianco, il Cardinale O'Brien, Gran Maestro dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro | Vatican Media / ACI Group

Non c’è solo il martirio del sangue. C’è anche un “martirio bianco”, che avviene quando “la libertà di religione viene limitata”. Lo dice Papa Francesco alla Consulta dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro, che oggi termina i lavori del suo incontro quinquennale. Papa Francesco, che benedice al termine dell’udienza l’icona dalla Madonna dei Cristiani perseguitati, che sarà poi distribuita a tutte le luogotenenza, chiede in particolare di associare la preghiera alle operazioni di soccorso, e in particolare l’invocazione costante alla Madonna, che l’Ordine Equestre venera come “Nostra Signora di Palestina”.

La riunione della Consulta dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro si è tenuta dal 13 al 16 novembre, e si è concentrata in particolare sul tema dei Luogotenenti e sul loro ruolo, per una realtà che è molto cresciuta negli ultimi cinque anni, da quando c’è stata l’ultima Consulta, sia in numero di membri sia in nuove articolazioni periferiche.

Papa Francesco ringrazia i membri dell’Ordine Equestre per l’impegno “a fianco del Patriarcato Latino, nel far fronte alla crisi dei rifugiati che negli ultimi cinque anni ha indotto la Chiesa a fornire una significativa risposta umanitaria in tutta la regione”.

Papa Francesco loda in particolare che le iniziative siano “aperte a tutti, indipendentemente dalle comunità di appartenenza e dalla religione professata”, perché così si contribuisce “a spianare la strada alla conoscenza dei valori cristiani, alla promozione del dialogo interreligioso, al mutuo rispetto e alla reciproca comprensione”.

Un impegno che è un apporto “alla costruzione di quella via che porterà, lo speriamo tutti, al raggiungimento della pace nella regione”.

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Papa Francesco sottolinea che, al di là dei programmi, è necessario consolidare “il proprio imprescindibile rapporto con il Signore Gesù, soprattutto nella preghiera, nella meditazione delle Sacre Scritture e nell’approfondimento della dottrina della Chiesa”.

Papa Francesco impegna i dirigenti ad offrire l’esempio di intensa vita spirituale, e richiama i membri dell’Ordine a “porre al centro e come scopo finale delle vostre opere l’amore evangelico al prossimo, per testimoniare la bontà e la cura con cui Dio ama tutti”.

Il Papa poi nota che “è di fronte al mondo intero – che troppe volte volge lo sguardo dall’altra parte – la drammatica situazione dei cristiani che vengono perseguitati e uccisi in numero sempre crescente”.

Ma oltre al “martirio del sangue, c’è anche il martirio bianco come ad esempio quello che si verifica nei paesi democratici quando la libertà di religione viene limitata”. Papa Francesco chiede di aggiungere, all’opera di soccorso materiale, la preghiera incessante, specialmente l’invocazione alla Madonna.

Conclude Papa Francesco: “L’icona di Nostra Signora dei Cristiani Perseguitati, che tra poco benedirò e che voi tutti riceverete per portarla in ciascuna delle vostre Luogotenenze, accompagni il vostro cammino. Invochiamo insieme la sollecitudine di Maria per la Chiesa in Terra Santa e, più in generale, in Medio Oriente, insieme alla sua speciale intercessione per coloro la cui vita e la cui libertà sono in pericolo”.