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Papa Francesco, dite "sì” alla grazia del Signore e diate un “no” deciso al peccato

Il messaggio del Papa per l’inaugurazione della Torre della Vergine Maria della Basilica della Sagrada Família

La Sagrada Familia  |  | sagradafamilia.org La Sagrada Familia | | sagradafamilia.org

La festa della Immacolata a Barcellona quest’anno è stata speciale, con la illuminazione della stella sulla torre dedicata a Maria della basilica della Sagrada Familia, ed arrivato anche il messaggio del Papa.

Maria “è piena della presenza di Dio, che si è fatto carne nel suo seno. Perciò Gaudí la colloca anche al centro del portale delle carità, offrendoci il Bambino Gesù sotto l’attento sguardo di san Giuseppe, affinché entriamo nella sua Chiesa ardenti di amore verso Dio e gli uomini” dice il Papa e aggiunge: “che questa stella che brilla da oggi vi illumini affinché, sgranando le perle del rosario, diciate “sì” una volta per tutte alla grazia del Signore e diate un “no” deciso al peccato”.

Prosegue il Papa: “Prego affinché ognuno di voi faccia sì che Barcellona sia più vivibile e accogliente per tutti. Affido in modo particolare quelle persone che svolgono ruoli di maggiore responsabilità. Che la Vergine Maria ottenga per loro saggezza, prontezza nel servizio e ampiezza di vedute. Che Santa Maria vegli con la sua stella luminosa sulle famiglie”.

Il Papa ricorda San Giuseppe che Gaudí “rappresentò nel portale della speranza, esprimendo con il volto degli operai le sofferenze e le difficoltà che li mettevano in comunione con quelle che subì la Santa Famiglia, l’esilio in Egitto di tanti poveri che cercano un futuro migliore e sfuggono dal male; la morte di tanti innocenti che si uniscono a quelli di Betlemme”.

E il Papa prega che la Vergine Maria vegli “sulle vostre case, sulle vostre scuole, università, uffici, negozi, ospedali, carceri. Sgranando la corona dei dolori della Vergine non smettete di pregare per i poveri, gli esclusi, perché loro sono nel cuore di Dio. E tante volte noi siamo responsabili della loro povertà e della loro esclusione. Cogliamo l’occasione per esaminarci, quanta responsabilità abbiamo in tutto ciò”.

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Poi Papa Francesco conclude: “Non dimenticatevi dell’albero, non dimenticatevi degli anziani. L’albero senza radici non cresce, non fiorisce. Non scartiamo gli anziani, non sono materiale da scarto, sono memoria viva. Da loro viene la linfa che fa crescere tutto. Aiutiamo il dialogo tra giovani e anziani, affinché si trasmessa questa saggezza che li farà crescere e sbocciare”.

Nle pomerggio Papa Francesco- come comunica la Santa Sede-  si è recato presso la sede della Comunità Cenacolo, dove è stato accolto dai circa 25 fratelli e sorelle della fraternità Buon Samaritano, presente a Roma, e da altri provenienti da alcune fraternità sparse per l’Italia, uniti a famiglie nate nella comunità e alle persone assistite regolarmente. 
 
Dopo aver visto un film sulla vita di San Giuseppe, realizzato dai ragazzi ospiti delle due fraternità a Medjugorje, e aver ascoltato alcune delle storie di accoglienza e rinascita vissute dai membri della Comunità, il Papa ha preso la parola per ringraziare la Comunità Cenacolo e incoraggiare il cammino di questi giovani: “Non avere paura della realtà, della verità, delle nostre miserie. Non avere paura perché a Gesù piace la realtà come è, non truccata; al Signore non piace la gente che si trucca l’anima, che si trucca il cuore” e ha aggiunto: “Aiutate tanti giovani che sono in situazioni come la vostra”. Infine, ha esortato il Papa: “Abbiate il coraggio di dire: ‘Pensa che c’è una strada migliore’”.
 
Nel visitare la sede della fraternità, Papa Francesco ha salutato i presenti personalmente e si è fermato in particolare a benedire la Cappella, costruita dagli stessi membri con oggetti di recupero, a significare anche il rinnovamento della vita di ciascuno all’interno della Comunità Cenacolo. Ha poi pregato insieme a tutti con la preghiera dedicata a San Giuseppe e contenuta nella Lettera Apostolica Patris Corde, affidando alla protezione del Santo il mondo e la Chiesa, e concludendo così l’Anno a lui dedicato.

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Alle ore 18.20 ha fatto ritorno in Vaticano".