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Papa Francesco e la missione: o è in annuncio o non è Chiesa

Un libro intervista al Papa di Gianni Valente

Papa Francesco con un gruppo di suore missionarie  |  | Daniel Ibanez/ Aci Group Papa Francesco con un gruppo di suore missionarie | | Daniel Ibanez/ Aci Group

Il sogno di essere missionario, la Chiesa in uscita, gli inganni di una missionarietà che sia troppo strategica.

C’è questo è molto altro nelle poche pagine del libro “ Senza di Lui non possiamo fare nulla” una intervista di Gianni Valente a Papa Francesco.

I due si conoscono da decenni e la conversazione scorre agevole e ripercorre il pensiero del Papa sulla missione. Poi in perfetto stile Bergoglio ci sono tanti aneddoti.

O è in annuncio o non è Chiesa,  dice il Papa all’inizio del testo, e sottolinea in vari modi come la Chiesa non debba vere barriere: “ Un tratto distintivo- dice il Papa- è quello di fare da facilitatori e non da controllori della fede”. E racconta la esperienza del “battesimo facile” a Buenos Aires.

Interessante la parte che racconta alcuni passaggi della storia della evangelizzazione in America Latina.

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Una riflessione sulla utilità dei media per la missione mette in risalto anche il pericolo della “distorsione”: “ La rete- dice Bergoglio-può essere strumento dell’incontro con gli altri, ma può anche diventare il luogo virtuale dove ci si isola e ci si perde in mondi irreali”.

La missione ha come modelli i santi e martiri e soprattutto si fa da persona a persona e, dice il Papa, “bisogna stare in allerta verso tutto ciò che in qualsiasi modo finisce per mostrare la missione come una forma di colonizzazione ideologica, anche mascherata”. Ma attenzione anche al neocolonialismo ecclesiastico, sottolinea il Papa.

Ma alla fine tra le tante vite che sono un esempio, Papa Francesco dice grazie cosi: “i veri missionari vanno in missione seguendo Gesù…e quando sono grandi missionari si capisce che è Lui a portare loro”.

Il volume è edito dalla LEV e dalla San Paolo