La solidarietà “è particolarmente attuale, alla luce del più ampio percorso sinodale intrapreso in questi mesi dalla Chiesa universale che intende favorire la comunione, la partecipazione e l’impegno missionario di tutti i battezzati, attraverso un processo di discernimento spirituale incentrato sull’incontro, sull’ascolto e sulla riflessione, per giungere a una sempre maggiore apertura alla novità dello Spirito e ai suoi suggerimenti”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza i partecipanti al capitolo generale dei Missionari di Mariannhill.

“La storia della vostra Congregazione - ha osservato il Pontefice - mostra che, fin dall’inizio, la predicazione del Vangelo è stata accompagnata dall’impegno per incoraggiare le vocazioni autoctone, per promuovere uno sviluppo umano integrale all’interno delle comunità locali e per sviluppare uno spirito di responsabilità condivisa per il bene comune”.

Francesco ha parlato anche di sinodalità, definta “un camminare insieme e un ascoltare insieme: la prima voce a cui dobbiamo dare ascolto deve essere quella dello Spirito Santo. Un elemento essenziale del percorso sinodale è lo sviluppo di un maggiore senso di corresponsabilità dei fedeli laici per la vita e il futuro della Chiesa”.

“Oggi, come sempre, è necessaria l’acqua dello Spirito Santo, non solo per far prosperare il lavoro delle nostre mani, ma soprattutto per ammorbidire il terreno duro dei nostri cuori. Niente cuori duri, niente cuori chiusi, con la carità vicina e la parola morbida, morbida che lo Spirito fa quando lavora in un cuore. E quella mitezza bella", ha concluso Papa Francesco.