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Papa Francesco: “Gerusalemme ha un valore universale”

Papa Francesco incontra il Gruppo Congiunto di Lavoro per il Dialogo, nato su iniziativa del Cardinale Jean-Louis Tauran e dello Sceicco Mahmoud al Habbash

Papa Francesco | Papa Francesco nell'incontro con la Joint Commission for Dialogue | Vatican Media / ACI Group Papa Francesco | Papa Francesco nell'incontro con la Joint Commission for Dialogue | Vatican Media / ACI Group

Papa Francesco, incontrando il Gruppo di Lavoro per il Dialogo, ha ribadito il valore universale di Gerusalemme, città santa dove è nata la Chiesa. Un breve saluto, nell’ambito dei lavori del gruppo che fu fondato dal Cardinale Jean-Louis Tauran come presidente del Pontificio Consiglio interreligioso, insieme allo sceicco Mahmoud al Habbash.

Tema dell’incontro di quest’anno è quello del “significato spirituale di Gerusalemme”, e il Papa non può non ricordare la dichiarazione congiunta sul valore di Gerusalemme fatta insieme al Re del Marocco nel 2019, in cui si chiedeva che la Città Santa fosse considerata “come patrimonio comune dell’umanità e soprattutto per i fedeli delle tre religioni monoteiste, come luogo di incontro e simbolo di coesistenza pacifica”.

Nel suo discorso, Papa Francesco ricorda che “Gerusalemme è il luogo in cui avvengono tanti episodi della vita di Gesù, fin dalla sua infanzia, quando fu presentato al tempio, dove poi i suoi genitori si recavano ogni anno per la festa di Pasqua”.

E sempre a Gerusalemme Gesù insegna, compie segni prodigiosi, e “porta a compimento la sua missione, con la Passione, la morte e risurrezione”.

Eppure, Gerusalemme ha anche “valore universale”, ha un nome che significa “città della pace”, e Gesù, arrivato a Gerusalemme, piange sulla città,.

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“Questo pianto di Gesù – nota Papa Francesco - merita di essere meditato, in silenzio. Fratelli e sorelle, quanti uomini e donne, ebrei, cristiani, musulmani, hanno pianto e piangono ancora oggi per Gerusalemme! Anche per noi, a volte, pensare alla Città santa muove alle lacrime, perché è come una madre il cui cuore non trova pace a causa delle sofferenze dei suoi figli”.

Per Papa Francesco, questo episodio “richiama il valore della compassione”, che è “la compassione di Dio per Gerusalemme”. E questa deve diventare “la nostra compassione, più forte di qualsiasi ideologia, di qualsiasi schieramento”.

Conclude Papa Francesco: “Più grande dev’essere sempre l’amore per la Città santa, come per una madre, che merita il rispetto e la venerazione di tutti”.