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Papa Francesco, Gesù chiede di non temere e combattere la falsità annunciando il Vangelo

La riflessione del Papa prima del Regina Coeli nel Lunedì dell' Angelo

Papa Francesco al Regina Coeli  |  | Vatican Media Papa Francesco al Regina Coeli | | Vatican Media

Gesù dice: non temete, ma come fare, concretamente, a combattere la paura?

E’ la domanda che pone Papa Francesco ai fedeli che sono arrivati in Piazza San Pietro nel Lunedì dell’Angelo per la preghiera del Regina Coeli delle 12 che nel tempo di Pasqua sostituisce l’Angelus. 

Riflettendo sulle parole della liturgia il Papa spiega che “il Signore sa che i timori sono i nostri nemici quotidiani. Sa pure che le nostre paure nascono dalla grande paura, la paura della morte: paura di svanire, di perdere le persone care, di star male, di non farcela più... Ma a Pasqua Gesù ha vinto la morte. Nessun altro, dunque, può dirci in modo più convincente: “Non temete”. E del resto, prosegue Francesco “la paura ci chiude sempre in noi stessi; Gesù, invece, ci fa uscire e ci manda agli altri. Ecco il rimedio”.

E non serve avere capacità particolari a” Lui importa che si esca e si annunci. Perché la gioia pasquale non è da tenere per sé. La gioia di Cristo si rafforza donandola, si moltiplica condividendola. Se ci apriamo e portiamo il Vangelo, il nostro cuore si dilata e supera la paura”.

Il Papa parla anche di quel “contro annuncio” dei soldati pagati per dire falsità: “la falsità, la logica dell’occultamento, che si oppone all’annuncio della verità. È un richiamo anche per noi: le falsità – nelle parole e nella vita – inquinano l’annuncio, corrompono dentro, riportano al sepolcro. Il Risorto, invece, ci vuole far uscire dai sepolcri delle falsità e delle doppiezze”.

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E aggiunge: “noi ci scandalizziamo quando, attraverso l’informazione, scopriamo menzogne e bugie nella vita delle persone e nella società. Ma diamo un nome anche alle falsità che abbiamo dentro! E mettiamo queste nostre opacità davanti alla luce di Gesù risorto.”

Il Papa ha poi ricordato che la Pasqua è festa di riconciliazione e che nel pomeriggio si svolge l'incontro con gli adolescenti in piazza rinnovando gli auguri.