“Le sue varie esperienze di vita, tra cui segnatamente i drammi epocali e le sofferenze personali, interpretate nella luce dello Spirito, lo condussero a sviluppare con singolare profondità la riflessione sull’uomo e sulle sue radici culturali, come riferimento imprescindibile per ogni proclamazione del Vangelo”.

Così scrive Papa Francesco nella lettera inviata oggi al Rettore della Pontificia Università San Tommaso d’Aquino – Angelicum, Padre Michał Paluch, O.P., in occasione dell’inaugurazione, presso l’Università, dell’Istituto di Cultura “San Giovanni Paolo II”, nella ricorrenza del centenario della nascita:

Il Papa parte dalla prima enciclica di Giovanni Paolo II la Redemptor hominis : “Ci accostiamo in pari tempo a tutte le culture, a tutte le concezioni ideologiche, a tutti gli uomini di buona volontà” E aggiunge Francesco: “Abbiamo bisogno di tenere vivo questo atteggiamento, se vogliamo essere Chiesa in uscita, Chiesa che non si accontenta di conservare e amministrare l’esistente ma vuole essere fedele alla sua missione”.

Il Papa si dice lieto della iniziativa per la tradizione dell’Ordine Domenicano e il ruolo nbella riflessione razionale sulla fede e i suoi contenuti, “articolata in modo magistrale dal Dottore Angelico, non può che favorire tale progetto, affinché sia caratterizzato dal coraggio della verità, dalla libertà di spirito e dall’onestà intellettuale”.  Il saluto a professori, studenti e personal: “e auguro buon lavoro e invio di cuore la Benedizione Apostolica”. La firma da San Giovanni in Laterano, 18 maggio 2020.