"Rispettare il cibo e dargli il posto preminente che hanno per la vita dell'uomo sarà possibile solo se, oltre ad interessarci alla sua produzione, disponibilità e accesso, e alle misure tecniche del commercio agricolo, prendiamo coscienza che è un dono di Dio del quale siamo semplici amministratori". Papa Francesco lo ha scritto nel messaggio inviato al Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), Qu Dongyu, in occasione del II Forum Mondiale dell’Alimentazione, che si svolge a Roma dal oggi al 21 ottobre prossimo. 

"Gli alimenti- scrive il Papa- sono segni concreti della bontà del Creatore e frutti della terra. Mi vengono in mente i nostri nonni e il rispetto che avevano per il pane; lo baciavano quando lo portavano a tavola e non permettevano che nulla si sprecasse".

Nel testo il Papa aggiunge: "la nostra prima preoccupazione deve concentrarsi sull'essere umano in quanto tale, considerato nella loro integrità e tenendo conto dei loro reali bisogni, in particolare quelli cui manca il sostentamento di base per la sopravvivenza".