"Noi, quando siamo in desolazione cerchiamo rifugio o negli idoli o nella mormorazione. E questo spirito di stanchezza in noi cristiani ci porta anche a un modo di vivere insoddisfatto: lo spirito di insoddisfazione. Tutto non ci piace, tutto va male: lo stesso Gesù ci ha insegnato questo quando dice di questo spirito di insoddisfazione che noi siamo come i bambini che giocano". Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia della Messa celebrata a Santa Marta.

"Tanti cristiani - ha aggiunto il Pontefice secondo quanto riportato da Vatican News - vivono lamentandosi, vivono criticando, vivono nella mormorazione, vivono insoddisfatti. La nostra preferenza è l’attaccamento al fallimento, cioè la desolazione. E la desolazione è del serpente: il serpente antico, quello del Paradiso terrestre. E’ un simbolo, qui: lo stesso serpente che aveva sedotto Eva e questo è un modo di far vedere il serpente che hanno dentro, che morsica sempre nella desolazione".

"Fratelli e sorelle - ha concluso Papa Francesco - ricordiamo questa frase soltanto: il popolo non sopportò il viaggio. I cristiani non sopportano il viaggio. I cristiani non sopportano la speranza. I cristiani non sopportano la guarigione. I cristiani non sopportano la consolazione. Siamo più attaccati all’insoddisfazione, alla stanchezza, al fallimento. Il Signore ci liberi da questa malattia".