"La volontà del Signore è la compassione. E un cuore senza compassione è un cuore idolatrico, è un cuore autosufficiente, che va avanti sostenuto dal proprio egoismo, che diventa forte soltanto con le ideologie. Pensiamo ai quattro gruppi ideologici del tempo di Gesù: i farisei, i sadducei, gli esseni, gli zeloti. Quattro gruppi che avevano indurito il cuore per portare avanti un progetto che non era quello di Dio; non c’era posto per il progetto di Dio, non c’era posto per la compassione". Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia della Messa celebrata a Santa Marta.

"Quando il cuore diventa indurito, quando il cuore si indurisce - ha aggiunto Francesco, secondo quanto diffuso da Vatican News - si dimentica la grazia della salvezza, si dimentica la gratuità. Il cuore duro porta alle liti, porta alle guerre, porta all’egoismo, porta alla distruzione del fratello, perché non c’è compassione. E il messaggio di salvezza più grande è che Dio ha avuto compassione di noi. Quel ritornello del Vangelo, quando Gesù vede una persona, una situazione dolorosa: ne ebbe compassione. Gesù è la compassione del Padre; Gesù è lo schiaffo a ogni durezza di cuore".

"Ognuno di noi - ha concluso il Papa - ha qualcosa che si è indurito nel cuore. Facciamo memoria, e che sia il Signore a darci un cuore retto e sincero dove abita il Signore. Nei cuori duri non può entrare il Signore; nei cuori ideologici non può entrare il Signore. Il Signore entra solo nei cuori che sono come il suo cuore: i cuori compassionevoli, i cuori che hanno compassione, i cuori aperti. Che il Signore ci dia questa grazia".