Città del Vaticano , venerdì, 24. aprile, 2020 7:33 (ACI Stampa).
Papa Francesco lo dice chiaramente: “Il potere del pastore è il servizio, e quando svaria su un altro potere si rovina la vocazione. Così, si diventa gestori di imprese, ma non pastori. La struttura non fa pastorale. Il cuore del pastore fa pastorale”.
Messa del mattino nella Domus Sanctae Marthae. In questo tempo di pandemia, Papa Francesco dedica ogni giorno la preghiera a qualcuno che vive tempi difficili. E oggi la preghiera è rivolta agli “insegnanti, che devono lavorare tanto per fare lezioni via internet e altre vie mediatiche”. Ma anche “per gli studenti, che devono fare gli esami in un modo in cui non sono abituati”.
Il passo del Vangelo è quello del miracolo dei pani e dei pesci. La folla che aspetta Gesù e i discepoli in cerca di ristoro, Gesù che si mette ad insegnare e poi l’invito ai discepoli di dare alle persone loro stessi da mangiare.
Papa Francesco nota che Gesù mette spesso alla prova i discepoli, come fa nell’episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci. “Il Vangelo – dice – è pieno di questi gesti di Gesù per far crescere i suoi discepoli e farli diventare pastori del popolo di Dio”.
Perché Gesù “amava stare con la folla”, ma ai discepoli questo non piaceva perché “a loro piaceva stare vicino al Signore”. E dunque c’era disappunto per una giornata di riposo con il Maestro “rovinata” dalla presenza delle persone.