La Basilica dell’Annunciazione di Nazareth è un santuario abituato a ricevere pellegrini, e ogni settimana vi si tiene una processione nel cortile interno per pregare per la famiglia. Svuotato dai pellegrini a causa della pandemia, è oggi protagonista della maratona di preghiera per la fine della pandemia, promosso da Papa Francesco per tutto il mese di maggio. L’appuntamento è per le ore 18.

Così, dopo Walsingham e Czestochowa, ci si riunisce oggi nel luogo dove fu annunciata alla Madonna la nascita di Gesù, con una speciale intenzione di preghiera “per le donne in attesa e per i nascituri”.

Non sarebbe potuto essere altrimenti, in un luogo dove Maria cominciò la sua avventura da madre di Gesù. Da subito, il luogo fu oggetto di venerazione, con un edificio sacro costruito dai discendenti della famiglia di Maria e poi una prima basilica in stile bizantino elevato nel V secolo, restaurata in stile romanico nell’XI secolo, e poi abbattuta da un comandante militare mamelucco, che salvò solo la Grotta Santa.

Si ebbe la concessione di erigere una chiesa sulla grotta dell’Annunciazione solo nel 1730, ampliata nel 1871. L’attuale basilica è stata edificata tra il 1960 e il 1969, e gli scavi hanno messo in luce i resti di due chiese precedenti. La nuova basilica è stata dedicata il 25 marzo 1969 presieduta dal cardinale francese Gabriel-Marie Garrone, allora prefetto della Congregazione per l’educazione cattolica.