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Papa Francesco, la Chiesa soffre davanti alle guerre, sono la distruzione dei figli

Il Papa incontra i seminaristi e sacerdoti che studiano a Roma con un lungo dialogo

Il Papa e gli studenti  |  | Vatican Media Il Papa e gli studenti | | Vatican Media

Domande e risposte tra il Papa e i Seminaristi e i Sacerdoti che studiano a Roma. Loro, i seminaristi ne hanno preparate 205 e il Papa risponde a 10. L'incontro è avvenuto lunedì scorso ma è stato privato e la trascrizione arriva solo oggi. 

Si parla di un po' tutto, dalla direzione spirituale dei giovani sacerdoti, che il Papa definisce "un carisma battesimale" al rapporto scienza e fede per fuggire dalla contrapposizione religione/scienza, perché " non è lo spirito vero del progresso umano. Il progresso umano farà andare avanti la scienza e anche conservare la fede".

Le domande continuano con frasi che sono "cavalli di battaglia" di Francesco: come si impara ad avere l' odore delle pecore? Il Papa spiega: "È importante mantenere il contatto con la gente, con il popolo fedele di Dio, perché c’è l’unzione del popolo di Dio: sono le pecore e, come tu dici, si può perdere l’odore delle pecore".

E sulla formazione nei seminari il Papa sottolinea che serve un numero giusto "moderato" di seminaristi, una buona formazione spirituale, intellettuale e comunitaria.

Sul rapporto con i media Francesco è chiaro: "Credo che queste cose si debbano usare, perché è un progresso della scienza, fanno un servizio per poter progredire nella vita".

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Attenzione anche ai "gesti", è la vita  che te li insegna dice il Papa e risponde a chi gli chiede come combattere "il comodismo" di alcuni giovani, spiega che si deve imparare a "servire agli altri, non la comodità propria" ma "non c'è un metodo". 

Altro tema caro a Francesco e di stampo gesuita, il discernimento. "Il giusto discernimento - dice Francesco- è cercare come questo squilibrio trova la strada di Dio, non “trova l’equilibrio”, perché sempre si risolve, lo squilibrio, su un piano superiore, non sullo stesso piano. E questa è una grazia della preghiera, una grazia dell’esperienza spirituale".

Il Papa chiede che tra i sacerdoti ci siano relazioni fraterne, "ci vuole questa vicinanza, per evitare che il corpo sacerdotale finisca male" non "sparlare" ma "parlare" gli uni gli altri, ricordando che il vescovo è come un papà. 

Infine una domanda di un sacerdote ucraino:" qual è il ruolo che deve svolgere la Chiesa cattolica nei confronti dei territori colpiti dalle guerre, e quale sarebbe il compito dei sacerdoti in quelle regioni?" Risponde Francesco: "la Chiesa deve soffrire davanti alle guerre, perché le guerre sono la distruzione dei figli".