“La dimensione escatologica fa sì che possa trasparire, attraverso la lode, la bellezza della liturgia, del canto e della vita fraterna, che il Regno di Dio è già presente in mezzo a noi. L’esperienza della Pentecoste è il cuore della vostra vita spirituale. Essa si esprime nella ricerca costante dell’unione con Dio, che si concretizza nella celebrazione quotidiana dell’Eucaristia, nell’adorazione del Santissimo Sacramento, nella vita di preghiera secondo la spiritualità carmelitana e nella ricerca dell’orazione continua secondo la spiritualità delle Chiese orientali”. Lo ha detto il Papa, stamane, incontrando una Delegazione della Comunità delle Beatitudini in occasione del 50° anniversario della fondazione.

Francesco rende grazie a Dio per l’impegno della Comunità, in particolare per “il vostro impegno al servizio delle persone più fragili ed emarginate in una società inquinata dalla cultura dello scarto. È bello sapere che nella maggior parte delle case situate in Occidente avete organizzato centri di ascolto per chi si trova in difficoltà e che questo servizio viene esteso anche alle carceri. È importante che coloro che soffrono e che si sentono soli possano trovare luoghi dove essere accolti e ascoltati, e voi state dando il vostro apporto con generosità”.

Il Pontefice loda poi le “missioni occasionali, come quelle che svolgete in estate negli ambienti dove la gente va in vacanza. Questo impegno dimostra la vostra apertura alle esigenze dei giovani e la disponibilità a portare la Parola di Dio in ogni luogo e circostanza. Merita una menzione anche il fatto che organizzate raduni internazionali. Questi incontri sono occasioni importanti di rinnovamento spirituale per tutti i partecipanti e offrono l’opportunità di condividere esperienze con cristiani di tutto il mondo”. Anche i “pellegrinaggi in Terra Santa e in altri luoghi della fede sono esperienze di grande intensità spirituale, che conducono ad approfondire o a volte a scoprire le radici della fede e a rafforzare la propria relazione con Dio”.

“La vostra comunità, fondata su una spiritualità di contemplazione, preghiera e missione – conclude Papa Francesco - dà un valido contributo al dialogo interreligioso, alla promozione della pace e alla difesa dei diritti umani, e la vostra testimonianza è fonte di ispirazione per molti. Nella vita comunitaria, incarnate il dono dell’amore fraterno, che è alla base del nostro essere cristiani, e ricordate che non siamo chiamati a stare soli, ma a camminare insieme, aiutandoci a vicenda nella fede e nell’amore di Dio. Questa è la forza della vita consacrata: la condivisione della vita fraterna, la preghiera e il servizio al prossimo”.