Commentando l’incontro con i discepoli narrato oggi nel Vangelo, Papa Francesco – nell’omelia pronunciata stamane durante la Messa a Santa Marta - osserva che in quel dialogo tra Gesù e i suoi “viene una frase che a me dà tanta consolazione e questo passo del Vangelo è uno dei miei preferiti: poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, la gioia gli impediva di credere, era tanta quella gioia che poteva essere reale, troppa gioia e questo impediva di credere. La gioia, i momenti di grande gioia, erano strapieni di gioia ma paralizzati per la gioia e la gioia è uno dei desideri che Paolo fa ai suoi i Roma: che il Dio della speranza vi riempia di gioia”.

Essere pieni di gioia – sottolinea Francesco – è una espressione che si ripete spesso nella Bibbia. Quando “Pietro salva la vita al carceriere che stava per suicidarsi perché si sono aperte le porte del terremoto e poi battezza il carceriere ed era pieno di gioia e lo stesso successe il giorno dell’Ascensione quando i discepoli tornarono a Gerusalemme pieni di gioia che è il frutto dello Spirito Santo, questa gioia questa che ci riempie è il frutto dello Spirito Santo, senza lo spirito non si può avere questa gioia, ricevere la gioia dello spirito è una grazia. Mi viene in mente gli ultimi numeri gli ultimi paragrafi della enciclica Evangelium nuntiandi di Paolo VI quando parla dei cristiani gioiosi, dell'evangelizzatore gioioso”.

Aprendo la Messa, Papa Francesco ha voluto offrirla per i tanti farmacisti al servizio della popolazione durante questa pandemia di coronavirus.