Come San Matteo “nella vita della Chiesa, tanti cristiani, tanti santi che sono stati scelti dal più basso. Questa coscienza che noi cristiani dovremmo avere – da dove sono stato scelto, da dove sono stata scelta per essere cristiano – deve permanere per tutta la vita, rimanere lì e avere la memoria dei nostri peccati, la memoria che il Signore ha avuto misericordia dei miei peccati e mi ha scelto per essere cristiano, per essere apostolo”. Lo ha detto il Papa stamane nell’omelia della Messa celebrata a Santa Marta nella memoria liturgica di San Matteo Apostolo.

“Quando l’Apostolo - ha aggiunto Francesco secondo quanto diffuso da Vatican News - dimentica le sue origini e incomincia a fare carriera, si allontana dal Signore e diventa un funzionario; che fa tanto bene, forse, ma non è Apostolo. Sarà incapace di trasmettere Gesù; sarà un sistematore di piani pastorali, di tante cose; ma alla fine, un affarista. Un affarista del Regno di Dio, perché ha dimenticato da dove era stato scelto”.

“La misericordia di Dio - conclude il Papa - cerca tutti, perdona tutti. Soltanto, ti chiede di dire: Sì, aiutami. Soltanto quello. Capire la misericordia del Signore è un mistero; il mistero più grande, più bello, è il cuore di Dio. Se tu vuoi arrivare proprio al cuore di Dio, prendi la strada della misericordia, e lasciati trattare con misericordia”.