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Papa Francesco: "L'uso delle armi nucleari e il loro semplice possesso è immorale"

Nuovo monito di Papa Francesco nel messaggio inviato in occasione della prima Riunione degli Stati Parte al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari

Papa Francesco  |  | Daniel Ibanez CNA Papa Francesco | | Daniel Ibanez CNA

“In questo particolare momento storico in cui il mondo sembra essere a un bivio, appare sempre più attuale la visione coraggiosa di questo strumento giuridico, fortemente ispirata da argomenti etici e morali. In effetti, questo incontro si svolge in un momento che richiede inevitabilmente una riflessione più profonda sulla sicurezza e la pace. Nel contesto attuale, parlare o sostenere il disarmo può sembrare paradossale a molti. Tuttavia, dobbiamo essere consapevoli dei pericoli di approcci miopi alla sicurezza nazionale e internazionale e dei rischi di proliferazione” Così il Papa nel messaggio inviato in occasione della prima Riunione degli Stati Parte al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari.

“Rinnovo con forza – ha aggiunto Francesco - il mio appello a mettere a tacere tutte le armi e ad eliminare le cause dei conflitti attraverso l'instancabile ricorso ai negoziati. La Santa Sede non ha dubbi sul fatto che un mondo libero dalle armi nucleari sia necessario e possibile. In un sistema di sicurezza collettiva, non c'è posto per le armi nucleari e altre armi di distruzione di massa”.

“Le armi nucleari – ha ribadito con fermezza il Papa - sono una responsabilità costosa e pericolosa. Rappresentano un moltiplicatore di rischi che fornisce solo l'illusione di una sorta di pace. Qui, desidero riaffermare che l'uso delle armi nucleari, così come il loro semplice possesso, è immorale. Cercare di difendere e assicurare stabilità e pace attraverso un falso senso di sicurezza e un equilibrio del terrore, sostenuto da una mentalità di paura e sfiducia finisce inevitabilmente per avvelenare i rapporti tra i popoli e ostacolare ogni possibile forma di vero dialogo. Il possesso porta facilmente a minacce del loro uso, diventando una sorta di ricatto che dovrebbe essere ripugnante per le coscienze dell'umanità”.

Secondo il Pontefice “l'adesione e il rispetto degli accordi internazionali sul disarmo e del diritto internazionale non sono una forma di debolezza. Al contrario, è una fonte di forza e responsabilità poiché aumenta la fiducia e la stabilità”.

La Chiesa Cattolica – ha concluso - rimane irrevocabilmente impegnata a promuovere la pace tra i popoli e le nazioni e a promuovere l'educazione alla pace in tutte le sue istituzioni. Questo è un dovere al quale la Chiesa si sente legata davanti a Dio e ad ogni uomo e donna del nostro mondo”.

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